martedì 5 maggio 2009

L'Unione Europea, la crisi economica e i giochi di parole dell'informazione italiana

Nella stampa italiana si è data la notizia secondo cui la Commissione Europea avrebbe dato un giudizio positivo sull'operato del governo contro la crisi e che dopo la recessione del 2009 si avranno i primi segnali di ripresa nel 2010. In realtà se si legge il documento in cui la Commissione fa le sue previsioni di primavera emerge una versione lievemente differente. E' vero che la Commissione riconosce che le misure prese dal Governo hanno avuto il merito di ridurre l'impatto della recessione sulla finanza pubblica ma per quanto riguarda la situazione economica nel 2010 la Commissione Europea non parla di crescita ma di stabilizzazione. In dettaglio si prevede uno 0,1 % di crescita di PIL nel 2010. Il parametro di riferimento è l'anno precedente, ovverosia il -4,4% del 2009. Se il Paese rimane stabile rispetto al crollo di quest'anno si può parlare, ad essere benevoli, di stagnazione , non certo di ripresa. E infatti la stessa Commissione prevede per il 2010 un incremento della disoccupazione al 9,4% (8,8 nel 2008)
Il punto che ho più volte messo in evidenza riguarda la debolezza delle misure prese dal governo per creare i presupposti per la ripresa. Sperare di stimolarla ricorrendo ai giochi di parole non è certo incoraggiante.

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