sabato 21 febbraio 2009

Il bivio del Partito Democratico: cercasi leader disperatamente


Le dimissioni di Veltroni dopo la sconfitta in Sardegna hanno posto il partito democratico dinanzi al dilemma di come procedere alla nomina di un nuovo leader. Si tratta cioè di scegliere se fare subito un congresso che elegga un segretario magari dopo aver svolto delle primarie o rinviare questa scelta all'autunno affidando la transizione alla reggenza di Franceschini.
Diciamo subito che non esiste una soluzione ideale. Entrambe le strade presentano dei rischi. La scelta dell'immediatezza darebbe alla base la sicurezza di avere una guida su cui poter contare in vista delle imminente scadenze elettorali amministrative ed europee. Ma la gatta frettolosa spesso fa i gattini ciechi. Un dibattito breve e poco approfondito sulla crisi del partito rischia di produrre nuovamente una leadership debole nuovamente soggetta alla spada di Damocle di un immediato scontro con il Cavaliere con il forte rischio di trovarsi battuto e nuovamente delegittimato dall'interno.
L'opzione della transizione presenta il rischio di una involuzione del dibattito sulla leadership accademica che finisca per favorire la mancanza di ricambio e il consolidamento di quella classe dirigente che da quindici anni continua a essere mandata al tappeto dal Cavaliere. Tuttavia una partecipazione attiva e consapevole della base del PD può scongiurare le tentazioni a rintanarsi su scelte già note e perdenti. Il processo di lungo periodo appare reperibile in virtù della constatazione che a oggi non esiste nel PD alcun leader in grado di opporsi efficacemente a Berlusconi. Lo stesso Bersani che oggi viene visto da molti come il salvatore della sinistra appare del tutto inadeguato ad affrontare la macchina elettorale del centro destra. Sarebbe dunque più opportuno prendersi il tempo necessario per trovare dal basso dei leader nuovi più freschi e vitali da selezionare con delle vere primarie all'americana in cui ci si combatte con il coltello fra i denti e non con le pantomime a cui si è assistito con la designazioni di Prodi e Veltroni.

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