mercoledì 7 gennaio 2009

Cannavaro su Gomorra ragiona con i piedi


Il capitano della nazionale italiana di calcio Fabio Cannavaro annuncia al mondo che da una parte si augura che Gomorra vinca l'Oscar ma che da'altro canto è dispiaciuto perché l'Italia non ha bisogno di vedere ulteriormente danneggiata la propria immagine da pubblicità negative come quella trasmessa dal film ispiratosi all'omonimo libro di Roberto Saviano. Fosse solo un problema di immagine Cannavaro avrebbe tutte le ragioni del mondo. Ma quando uno scrittore è costretto a vivere in semiclanestinità a causa delle minacce dei camorristi che non gradiscono la sua denuncia pubblica volta a scoperchiare il regno del malaffare c'è in gioco molto più dell'immagine. C'è da scegliere se stare da parte della legalità o della prepotenza. E quando la denuncia rivela lo stato pietoso in cui i Casalesi hanno ridotto molte zone della Campania, tramutatasi nel regno delle discariche abusive e degli imprenditori strozzati dal racket l'immagine da tutelare non può diventare un alibi per voltare lo sguardo dall'altra parte. Negando ai nostri figli il diritto di vivere in una società civile.

P.S: Cannavaro ha ritrattato affermando che Gomorra fa solo del bene a Napoli. Bene, si è accorto di avere detto una stupidaggine. Sarebbe meglio però usare la testa prima di parlare. E non ragionare con i piedi.

2 commenti:

progvolution ha detto...

Cannavaro, come ho avuto occasione di dire, che ha perso un ottima occasione per starsene zitto.
Spero che la smentita sia sincera...
Sussurri obliqui

Anonimo ha detto...

uhmm... ritratta? berlusconite!