domenica 30 novembre 2008

Magdi Allam fonda un suo partito "cristiano". Sarà una cosa seria?



Ho letto dell'intenzione del famoso giornalista Magdi Allam di fondare un partito politico di ispirazione cristiana per compensare quella povertà di valori di cui sarebbe priva la politica non solo in Italia ma anche in Europa. Magdi Allam mi piace come persona, non sempre ne condivido le posizioni forti ma ho grande rispetto del suo percorso umano. Devo dire che non capisco però dove voglia arrivare. Anche perchè sembra non volersi schierare con nessuna delle forze politiche tradizionali. A prima vista sembrerebbe un progetto velleitario. Ma Magdi Allam come giornalista è stato persona seria. Spero di non doverlo rimpiangere. Lo seguirò con attenzione in questa nuova avventura sperando che come politico non si smarrisca. Devo dire che già le pose "berlusconiane" delle foto mi inquietano un tantino....

venerdì 28 novembre 2008

I socialisti francesi alla deriva. Aubry o Segolene?

I socialisti francesi si dividono tra le due signore della sinistra: Martine Aubry, le neo eletta segretario del PS, e Segolene Royal che dopo essere stata battuta alle presidenziali da Sarkozy deve ingioiare un altro boccone amaro. Questa ennesima divisione è il sintomo di un partito socialista a pezzi , litigioso e povero di idee. Tanto da richimare alla guida la Aubry, la madre delle 35 ore tanto contestate in Francia

Anna Politotskaya: processo farsa?

E' cominciato questi giorni a Mosca il processo per l'omicidio della giornalista di Novaya Gazeta Anna Politotskaya. Al banco degli imputati siedono personaggi che hanno avuto un ruolo di secondo piano. Non si conoscono i mandanti e l'esecutore materiale del delitto il ceceno Rustam Makhmudov è latitante, fuggito probabilmente all'estero grazie alla protezione delle alte sfere. L'unico presunto mandante accertato sarebbe un ex oligarca fuggito in Gran Bretagna, Boris Berezovskij, che secondo la discutibile ricostruzione dell'accusa avrebbe commissionato l'omicidio con lo scopo di screditare Putin.

mercoledì 26 novembre 2008

Gramsci ateo: un dogma da difendere o scardinare?


Un illustre prelato ha rivelato che Gramsci si sarebbe convertito al cattolicesimo in punto di morte. Uno storico dell'Istituto Gramsci ha seccamente ribattuto affermando che tutte i documenti fanno ritenere il contrario. Questa contesa potrebbe apparire interessante solo agli occhi degli appassionati di storia. In realtà le dichiarazione dei nostri due erori rivelano intenti politici neanche tanto reconditi: la Chiesa con la scoperta che il padre del comunismo italiano era ritorano alla fine all'ovile dimostrerebbe che l'ateismo marxista era incoscientemente estraneo anche al più nobile dei suoi avversari; il comunista d'altronde dovrebbe a tutti i costi difendere la purezza ideologica delle sue origine: che senso avrebbe avuto lottare per decenni per la dittatura proletaria contro il clericalismo ,se anche Gramsci era in fondo uno attaccato alle tonache dei preti. In fondo anche in quest'ultimo frangente cattolicesimo e comunismo si mostrano molto più simili di quanto non si immagini: entrambi hanno bisogno delle loro Chiese. Quanto ai fatti storici , essi non interessano a nessuna delle due ( Chiese): entrambe tengono molto di più ai loro dogmi da difendere o da scardinare.

martedì 25 novembre 2008

Il governo vara un pacchetto anti crisi moscio

Un bonus per pensionati e famiglie con figli a carico; 40 euro mensili sulla social card (a dicembre verranno pagati 120 euro per tre mesi) a favore di tutti i pensionati al minimo e di tutti i redditi Isee fino a 6mila euro annui; blocco delle tariffe di luce, gas, autostrade e ferrovie. Il pacchetto anticrisi si riduce a a una serie di provvedimenti che disperdono risorse in mille rivoli senza che si abbia il coraggio di scegliere pochi settori in cui intervenire in maniera energica. Come suggerisce Tito Boeri su la Voce.info sarebbe stato necessario dare inizio ad una seria riforma degli ammortizzatori sociali che istituisse il sussidio di disoccupazione per dare fiato a chi è in cerca di lavoro. Inoltre bisognerebbe eliminare l'anacronisttica detassazione sugli straordinari e sostiuirla con degli sgravi fiscali a favore dei lavoratori dipendenti e parasubordinati. E riprendere la battaglia contro l'evasione fiscale la cui intensità si è pericolsamente ridotta

domenica 23 novembre 2008

I limiti del dialogo tra religioni secondo Ratzinger


In una lettera a Marcello Pera, Benedetto XVI traccia i confini entro i quali deve avvenire il dialogo tra religione: esso deve avere esclusivamente connotazione culturale, non religiosa. In quest'ultimo caso il credente metterebbe "tra parentesi la sua fede". Ma per Ratzinger la religione è verità e il cristiano ha il dovere di testimoniarla fino in fondo. Si tratta di un testo molto importante percè delinea ad esempio i limiti e le possibilità del dialogo che il Papa sta intraprendendo con i musulmani. Resta da verificare se questa impostazione valga anche per i rapporti con l'ebraismo. Il Papa inoltre stabilisce un legame fortissimo fra liberalismo e cristianesimo e rifiuta al contempo l'idea di un'Europa cosmopolita riaffermando l'identità cristiana del vecchio continente.

sabato 22 novembre 2008

La squadra di Obama prende forma. Hillary Clinton segretario di Stato.


Hillary Clinton avrebbe accettato l'incarico di Segretario do stato.
Tom Geithner, governatore della Fed a New York diventerebbe segretario a Tesoro. A lui il compito di individuare gli strumenti per uscire dalla crisi dei mutui. La notizia ha fatto impennare al rialzo gli indici di Wall Street
Indiscrezioni danno Bill Richardson, governatore del New Mexico ( e ispanico a dispetto del nome) come nuovo segretario al commercio; Janet Napoliano, governatore dell'Arizona, ( e sostenitrie della candidatura Obama) segretario alla sicurezza interna e Tom Daschle, segretario alla sanità.
Inoltre Larry Summerssarebbe indicato come nuovo consigliere economico di Obama, in attesa di rimpiazzare alla Fed nel 2010, Ben Bernanke, considerato uno dei responsabili del dissesto finanziario

giovedì 20 novembre 2008

Al Qaeda: minacce ad Obama e resa dei conti interna con Bin Laden


Al Qaeda torna a minacciare l'America. Il numero due Al Zwahiri in un messaggio audio attacca il presidente aletto Barack Obama definendolo un "servo negro" che ha tradito l'islam per schierarsi con Israele. Come sottolinea Guido Olimpio sul Corriere si tratta di un messaggio rivolto sopratutto ai suoi, un modo per invitare gli aderenti a non abbassare la guardia e a continuare a considerare gli Statiu Uniti un nemico. Ma ci sono anche parole rivolte direttamente a Bin Laden "ora scegli tu cosa vuoi fare ed assumiti le conseguenze delle tue scelte: come tu giudichi così verrai giudicato» una frase che sembra preannunciare una resa dei conti interna all'organizzazione e un tentativo del medico egiziano di scalzare dalla leadership Osama Bin Laden.
Le parole di Zawahiri di fatto confermano l'analisi fatta dal direttore della Cia, Michael Hayden: «Osama Bin Laden è ormai un leader in pensione, tagliato fuori dalle operazioni quotidiane dell'organizzazione di cui, solo nominalmente, è a capo».

mercoledì 19 novembre 2008

Il botta e risposta Galli Della Loggia - Veltroni

Il dibattito politico di questi giorni si è arricchito di uno scambio di opinioni nelle pagine del Corriere tra il politologo Galli Della Loggia e il segretario del PD Walter Veltroni
Galli della Loggia nella sua analisi sembra celebrare il de profundis sulle velleità riformiste del PD. E delle speranze di Veltroni di essere un autorevole leader di una sinistra moderna. I fatti sembrerebbero dargli ragione: la tentazione girotondista, il progressivo cedere alle pulsioni manichee della base , il legame mai risolto con il sindacato e le sue tendenze massimaliste sono tutti sintomi che avevo notato da un po' che Ora vengono confermati da questa analisi.
Puntuale è venuta la replica di Veltroni che punta a sottolineare la discontinuità con il passato operate nei primi mesi dell'opposizione. Discontinuità innegabili ma che appaiono più sfumate, con pericolosa propensione all'invluzione. Veltroni inoltre non entra nel merito delle critiche fatte da Galli Della Loggia relative alle relazioni con il sindacato, alle tentazioni di ricavalcare l'antiberlusconismo come metodo prevalente di lotta politica, alla gestione di alcune vicende concrete ( difesa dello status qu9o nel sistema universitario contro la Riforma Gelmini, scarsa chiarezza sulla questione della produttività della pubblica amministrazione, gestione tafazziana della vicenda della Commissione vigilanza Rai). Non lo fa perchè non ne ha la forza. Quella di Veltroni appare come una una dichiarazione di impotenza, amplificata dalla distanza tra buone intenzioni e . Resta la fiducia e la stima per l'uomo, e l'apprezzamento per il coraggio delle scelte già fatte. Rimane insoluta la questione della solidità della leadership e l'incertezza sulla sostenibilità del sup progetto politico

lunedì 17 novembre 2008

Depenalizzare l'errore medico. Quando la medicina è peggiore del male che si vuol curare.

In Italia l'alto numero di cause penali messe in piedi da pazienti insoddisfatti delle cure dei medici, ha portato questi ultimi a reagire con la "medicina difensiva": ossia prescrivere tutta una serie di esami inutili per i pazienti in modo da mettere le mani avanti contro eventuali denunce. Questo innalza notevolmente i costi della sanità. Ma la proposta del governo di depenalizzare l'errore medico non mi sembra una giusta soluzione: perchè renderebbe più indifese le persone che sono state veramente oggetto di casi di malasanità

domenica 16 novembre 2008

L'Italia entra in recessione. E Tremonti non fa nulla

Dopo la Germania anche l'Italia entra in recessione. Secondo le stime dell'Istat c'è stata una contrazione del Pil per il secondo trimestre consecutivo: -0,5% nel terzo trimestre dopo il -0,3% del trimestre precedente. e quando c'una caduta del PIL per due trimestri consecutivi secondo gli istituti di statistica nazionali tecnicamente si entra in recessione. A fronte di questa drammatica situazione c'è da registrare l'immobilismo del ministro Tremonti. Che aveva previsto la crisi. Ma da un ministro dell'Economia ci si aspetta che prenda delle contromisure, non che faccia la bella statuina

La differenza tra Obama e Veltroni


La differenza tra Obama e Veltroni sta tutta in come sono state fatte le primarie. Quelle americane sono uno scontro senza esclusione di colpi e mettono in evidenza la vera statura dei contendenti. Obama ha dovuto ingaggiare una lotta senza quartiere, con molti colpi bassi , fatti e subiti, con Hillary Clinton e il successo gli ha consentito di affrontare lo sfidante McCain con le spalle larghe, e si prospetta essere come nuovo inquilino della Casa Bianca un vero leader. Se ne potranno condividere le idee o meno. Ma è certo che avrà gli attributi giusti per portarle avanti. Veltroni è invece stato il frutto di una designazione di palazzo sottoposta a un' investitura popolare più di facciata che di sostanza. Questo perchè nelle primarie non ha avuto avversari. L'unica che ha provato a proporre una candidatura alternativa che insidiasse un tantino il vincitore designato è stata Rosy Bindi. Ma alle prime schermaglie ha dovuto quasi ritrarsi indietro, accusata dall'interno di fare il gioco del Cavaliere. Il risultato è stato quella di insediare al vertice del Partito democratico italiano un leader debole, che non aveva risolto le questioni relative ai giochi di potere. Un leader ostaggio delle correnti interne non può che essere una guida incerta, incapace di portare avanti con forza e autorevolezza le proprie idee. Sempre che ne abbia qualcuna.....

sabato 15 novembre 2008

Brunetta, Gelmini e il PD conservatore

I ministri Brunetta e Gelmini stanno cercando di dare nuova credibilità con le loro riforme a quei settori come la pubblica amministrazione e la scuola che versano da tempo in condizioni disperate d'inefficienza. Potranno anche sbagliare in qualche cosa ma almeno provan0 a cambiare qualcosa. L'atteggiamento di condanna della loro opera che proviene dal PD si spiega unicamente con la necessità di mantenere le posizioni elettorali di forza che esso mantiene in quelle realtà. Quella di Veltroni e soci è una strategia fortemente conservatrice che mette in soffitta il riformismo in luogo della difesa dello status quo. Un approccio progressista avrebbe richiesto la presa d'atto di una pubblica amministrazione che non funziona , di un sistema educativo autoreferenziale e per nulla meritocratico e la consapevolezza che un miglioramento della situazione passa innanzitutto per la responsabilizzazione dei lavoratori . Si è invece scelta la solita retorica del ricco che toglie al povero, si è agitato lo spettro del dramma sociale perdendo l'ennesima sfida per dare al Partito Democratico un identità credibile come possibile alternativa di governo

giovedì 13 novembre 2008

I facili giudizi sul destino di Eluana


La Cassazione autorizza la sospensione dell'alimentazione a Eluana Englaro, la ragazza che vive in stato vegetativo da 17 anni. Nessuno può giudicare questa vicenda e nessuno può dichiararsi dalla parte del giusto: non chi metterà fine alla sua vita , non chi in nome di ragioni etiche pretendeva che questa vita destinata alla perenne incoscienza continuasse artificialmente. C'è solo il silenzio e il dolore di chi a Eluana ha valuto bene.

P.S: hai proprio un bel sorriso, Eluana. Ora potrà risplendere nuovamente da lassù.

La Germania è in recessione

La Germania è in recessione. Il Pil tedesco, nel terzo trimestre, è infatti sceso dello 0,5% rispetto al precedente, quando si era contratto dello 0,4%: con due trimestri negativi consecutivi la prima economia europea è così entrata in recessione tecnica. Una pessima notizia anche per noi considerando che la Germania è il primo partner commerciale dell'Italia per quanto concerne le esportazioni.

martedì 11 novembre 2008

I mali dell'università/4. l concorsi truccati

Un elemento che ha bloccato fortemente l'affermazione del merito nell'università è il sistema con cui sono organizzati i concorsi. Oggi è altamente probabile che i concorsi siano vinti dal "prescelto" dell'università a scapito di una valutazione che premi chi ha i titoli migliori. Infatti la maggioranza dei membri della commissione sono degli interni, e i due membri esterni sono eletti in modo da poter essere graditi all'università che bandisce il concorso. Non esiste possibilità di scoprire dall'esterno e dunque solamente in due casi ( che com'è ovvio)si verificano assai raramente si possono scoprire gli imbrogli : o uno dei menri decide di ribellarsi al fatto compiuto denunciando il concorso truccato, oppure vien fatto un errore clamoroso di ingenuità come nel caso del concorso truccato alla facoltà di Sociologia de La Sapienza in cui venne lasciato per iscritto in anticipo il nominativo del futuro vincitore.

Sulle staminali io stò con il Vaticano

Mentre Obama si dichiarava favorevole alla ricerca sulle staminali embrionali, il Vaticano confermava la sua posizione contraria, dichiarandosi favorevole invece alla ricerca sulle staminali adulte. Non sono un clericale ma sulla questione delle cellule staminali, io sto dalla parte della Chiesa Cattolica. In primo luogo perchè la ricerca sulle staminali embrionali non ha portato ad alcun risultato. Ritengo dunque utile concentrare le risorse sulla strada che ha già prodott0 risultati , cioè quella delle staminali adulte. Inoltre allo stato attuale, fare ricerca per le staminali sull'embrione significa distruggerlo. E l'embrione rimane sempre il primo stadio della vita umana. Dunque distruggere consapevolmente un embrione è omicidio.

domenica 9 novembre 2008

La puzza sotto il naso di Madame Sarkozy


La première dame Carla Bruni-Sarkozy in un'intervista al Journal du Dimanche ha dichiarato che uscita come quella di Berlusconi sull'abbronzatura di Obama la fann9 sentire felice di essere francese. la Bruni ( o meglio Madame sarkozy così è più a suo agio) è un tipico esempio di quel certo provincialismo italico che non vede l'ora di liberarsi delle proprie identità viste come troppo strette . Con snobbismo tipico da première dame la Bruni identifica la sciocchezza detta dal Cavaliere con l'atteggiamento generale dell'italiano e per farsi meglio accettare nel suo nuovo ruolo coglie l'occasione per rivelare ai quattro venti di quanto si senta poco italiana e molto francese.




Essere italiano: che volgarità......


venerdì 7 novembre 2008

Berlusconi chieda scusa a Obama.


Berlusconi l'ha fatto ancora, fa notare il New York Times. Il Cavaliere non smentisce la sua fama di incorreggibile gaffeur e nell'incontro al vertice con il suo omologo russo Medvedev definisce Obama bello, giovane e abbronzato. il riferimento razziale al colore della pelle del neopresidente americano ancorché scherzoso è imperdonabile. Berlusconi con questa battuta inopportuna ha messo in grave imbarazzo gli italiani. E infatti sul blog del Times sono apparsi decine di messaggi di richiesta di scuse per l'espressione di Berlusconi. Questi dovrebbe ricordarsi di rappresentare l'Italia e avere l'umiltà di chiedere perdono pubblicamente ( e anche in privato) ad Obama per lo scivolone.

mercoledì 5 novembre 2008

Obama, la grandezza dell'America e la debolezza degli antiamaericani

Barack Hussein Obama è il 44° presidente degli Stati Uniti. Un nero figlio di immigrati diventa uno degli uomini della terra. Il capo di una nazione che per secoli ha promosso lo schiavismo, il razzismo e la discriminazione verso le persone di colore ora si monda del suo peccato e da a un ex reietto il compito di guidarla. La forza dell'America è proprio quella di sapersi continuamente rinnovare. e ciò fa da contraltare al dogmatismo di chi ragiona sempre secondo le stesse categorie ideologiche e che per questo considera Obama un'esponente corrotto dell'establishment ancor prima di governare, per il semplice motivo che il presidente degli Stati Uniti non può che corrispondere a questo ritratto. Costoro, che hanno avuto la superficilità per otto anni di giudicare un paese dagli errori di Bush non potranno mai capire le ragioni che hanno portato alla Casa Bianca un nero.

il discorso di Obama subito dopo la sua elezione


lunedì 3 novembre 2008

Obama for president!!! ( turandosi il naso....)


Non credo che Obama possa rappresentare quel sogno di palingenesi americana su cui molkti pongono le loro speranze; ha sfruttato abilmente la sua carta razziale in campagna elettorale ma non convince il suo programma economico né è chiara la sua linea di politica estera. Pur con tutte le riserve dopo la campagna elettorale ritengo però il candidato democratico migliore di un McCain imbolsito ma sopratutto della Palin che come vicepresidente integralista e troppo amante delle armi sarebbe davvero impresenabile. Dunque anch'io mi unisco al grido di Obama for President!!!

sabato 1 novembre 2008

i mali dell'università/3. la progressione indiscriminata delle carriere

A fronte di una riduzione delle risorse destinate all'università gli atenei hanno spesso risposto in questi anni destinando le risorse non alla valorizzazione dei giovani ricercatori e della ricerca ma alla progressione delle carriere dei professori. Dal 1999 al 2006 son stati promossi 13000 docenti e creati 26000 idonei. Il giochetto della moltiplicazione dei posti disponibili costa allo Stato 300 milioni all'anno. I nuovi concorsi banditi prima del 30 giugno creeereano un ulteriore surplus di quasi 200 milioni annui.
A questa logica non hanno resistito nemmeno le dieci università che si sono proclamate di eccellenza, tra cui Bologna, i Politecnici di Milano e Torino, Padova, Milano Bicocca, hanno bandito 497 concorsi, per un totale di quasi mille idonei, il 28 per cento del totale, in buona parte concentrati presso i Politecnici di Milano (94 concorsi e 188 idoneità) e Torino (81 concorsi e 162 idoneità). Nemmeno le università private hanno saputo resistere alla tentazione delle due idoneità: l’Università Cattolica, ad esempio, ha bandito complessivamente 27 concorsi.

QUI SI PUò COTROLLARE LA SITUAZIONE COMPLESIVVA DEI BANDI EMESSI



Il sito la voce.info ci spiega la politica con cui i nostri atenei gestiscono i concorsi CLICCA QUA
Perché gli atenei si sono affrettati a bandire i concorsi entro il 30 giugno? La risposta è semplice: perché con due idoneità si hanno maggiori probabilità di promuovere i candidati interni, indipendentemente dal merito. Facendo finta di non sapere che la seconda idoneità verrà prima o poi premiata da un altro ateneo, che inserirà l’idoneo nei propri ruoli, con il conseguente innalzamento della spesa. Così, con il meccanismo delle due idoneità entreranno in servizio 3.556 nuovi docenti, circa il 10 per cento dell’attuale corpo docente (ordinari e associati); magari non subito, perché il blocco parziale del turn-over rallenterà le immissioni in ruolo.

Va sottolineato che la doppia idoneità ( la possibilità cioè di bandire concorsi di idoneità per il doppio dei posti disponibili) era stata eliminata dal ministro Moratti e poi reintrodotto da un emendamento alla finanziaria del 2008 ( maggioranza di centro sinistra). Ora il governo con la legge 133 lo reiliminerebbe. Mi chiedo come mai allora non vi furono proteste e non si scese in piazza. :hmm:

Come funziona la doppia idoneità? ce lo spiega Gianni Trovati su il Sole 24 ore del 25 febbraio 2008

Un concorso per un posto da professore crea due idonei. E il secondo idoneo crea la cattedra. Con questo meccanismo, in meno di sette anni sono stati promossi 13mila docenti, aumentando i costi annui del personale di 300 milioni. E la legge di conversione del milleproroghe fa vivere il sistema anche nel 2008. Per capire i motivi basta guardare al passato, caratterizzato da atenei trasformati in «idoneifici»: bandiscono il concorso, individuano i vincitori, e li rispediscono nella sede di appartenenza con la promozione in tasca.

All'Università della Calabria nel 2006 servivano davvero i due nuovi ordinari di lingua inglese nominati per la facoltà di economia? No. Infatti uno dei due è stato subito chiamato dall'Università di Torino, proprio dove insegnava già come associato. Nella stessa facoltà (scienze politiche) in cui operava un membro della commissione di concorso. E all'Università della Val d'Aosta erano indispensabili, due anni prima, due nuovi ordinari di pedagogia sperimentale? Non sembra, visto che uno dei due è stato subito chiamato a Bologna. Anche lui insegnava già all'Alma Mater. Anche lui ha incontrato un collega di facoltà nella commissione che l'ha "incoronato" ordinario.

I due esempi sono scelti a caso fra i migliaia che si sono verificati negli ultimi anni. E che si riproporranno anche nel 2008, perchè un emendamento nella legge di conversione al milleproroghe, al voto del Senato la prossima settimana, sposta al 2009 la fine di questo nonsense, decretata fin dal 2005 da Letizia Moratti (si veda Il Sole 24 Ore del 20 e 21 febbraio). Gli atenei, anche se hanno superato i tetti di spesa per le assunzioni, potranno continuare a bandire concorsi che individuano un numero doppio di «idonei» rispetto ai posti disponibili. Insomma, nel 2008 stop al reclutamento, ma via libera alle promozioni.

Il meccanismo è fantasioso ma lineare: l'università A non ha risorse per bandire un posto, ma un suo ricercatore, o un professore associato, fa in modo di essere dichiarato idoneo a un concorso nell'Università B: torna a "casa", l'ateneo crea la nuova cattedra e il gioco è fatto.

Gioco semplice ma caro, soprattutto nel 2008, quando passerà l'ultimo (?) treno dei concorsi vecchio stile: la promozione ad associato costa a regime in media 20mila euro l'anno, e quella a ordinario almeno 30mila. Stimando (molto prudenzialmente) mille posti da ordinario e mille da associato messi a concorso, e quindi altrettanti passaggi di cartiera, l'extracosto è di almeno 50 milioni l'anno. All'inizio, perchè ai livelli più alti anche gli "scatti" sono più generosi. La Copertura? Un mistero. Le motivazioni? Evidenti.

A chiarirle basta quanto è successo dal 1999 al 2006. In sette anni e mezzo sono stati messi a concorso 13.232 posti da associato o da ordinario, e sono stati creati 26.004 idonei: nel 98,3% dei casi i concorsi hanno nominato idonei senza che l'ateneo avesse il posto per loro. E dove sono finiti questi professori "in potenza"? Quasi tutti nella stessa università dove insegnavano prima, ma con una stelletta in più. Un vero colpo di fortuna, capitato a tre neo-associati su quattro e addirittura al 90% di chi è arrivato al gradino di ordinario. Un colpo anche per i costi annui del personale, cresciuti di quasi 300 milioni solo per questa ragione.

L'idoneità multipla era stata introdotta una tantum nel '99 per superare un'emergenza. Ma lo strumento ha appassionato, e come spesso capita (ricordate l'esame di maturità sperimentale durato trent'anni?) è diventato regola. Trasformando molti atenei in catene di montaggio per gli idonei altrui: bandiscono il concorso, la commissione individua gli idonei, e loro non chiamano nessuno. Tra 2000 e 2005 è capitato 363 volte, denuncia (inascoltato) nei suoi rapporti annuali il Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario. E c'è chi si trasforma in un «idoneificio» per conto terzi: il 100% degli idonei nominati a Foggia è partito verso altri lidi, e così il 93% dei promossi a Salerno e l'88% di quelli che hanno gareggiato alla Telematica Guglielmo Marconi. Che poi è stata presa da una furia concorsuale: 60 idonei nominati negli ultimi due anni, mentre i docenti di ruolo rimangono solo due.

Come spesso capita con le norme travisate, il tutto ha un corollario paradossale. Per centrare i «requisiti minimi» per accedere all'offerta formativa, ogni corso di laurea dovrà entro due anni raggiungere un livello minimo di docenza, quattro professori di ruolo per ogni anno di corso. Il decreto che ha fissato i parametri ha introdotto una regola di apparente buon senso: i concorsi, è il ragionamento, dimostrano l'intenzione di incrementare la docenza, e quindi i posti banditi rientreranno nel calcolo dei requisiti. E gli «idoneifici» non avranno problemi a ottenere il bollino.

* FUORI CONTROLLO - Tra il 2000 e il 2005 le promozioni facili hanno aumentato di 300 milioni i costi annui del personale. Nuovi incrementi nel 2008. Bipartisan. In Parlamento tutti d'accordo nell'allungare la vita del «trucco». Conto terzi. A Foggia nessuno dei nominati ha proseguito la caniera nell'ateneo.

Gli studenti che protestano hanno in mente la scuola o la politica?


Gli scontri di Piazza Navona durante la manifestazione Anti Gelmini sono l'indice della politicizzazione della protesta. Fascisti contro comunisti come negli anno 70. A darsi reciprocamente le botte e ad attribuirsi le responsabilità di quanto accaduto. Il giornale La Repubblica non ha perso tempo a cercare di attribuire l'origine degli scontri a quelli di destra. In realtà le foto presentate sul sito Internet mostrano solo la confusione della zuffa. E ovviamente anche quel furbone di Beppe Grillo non ha perso tempo ad inzuppare il pane della polemica presentando un video di un presunto collaboratore della polizia infiltrato nel corteo,per creare disordini. Peccato che il presunto poliziotto nonfosse altro che un simpatizzante di destra anch'esso manifestante contro il decreto Gelmini.