martedì 30 dicembre 2008

Le divisioni israeliane sulla strategia militare a Gaza

Qual'è lo scopo dei raid israeliani contro Gaza? Distruggere definitvamente Hamas o renderlo semplicemente inoffensivo? La prima opzione sembra quella prevalente anche perchè sostenuta dal ministro della Difesa Ehud Barak. la tesi opposta volta a cogliere l'occasione per farl finita una volta per tutte con Hamas è sostenuta invece da autorevoli membri di Kadima come il vice premier Haim Ramon e la stessa candidata premier alle prossime elezioni, Tzipi Livni. Differenze non di poco conto perchè da esse dipende la durata del conflitto e la decisione se impegnarsi o meno in un offensiva di terra. Con il conseguente rischio di perdite di vite umane tra i soldati. Un'eventualità difficile da sostenere politicamente alla vigilia di elezioni

Le contraddizioni dei pacifisti danneggiano la pace

Mi chiedo da un po' di tempo chi sono i pacifisti. Se si tratti davvero di difensori della pace o di qualcos'altro. La risposta che mi sono dato è che a loro della pace non interessa nulla. Anzi essi sono attratti solo dalle guerre. O meglio da certe guerre, e in particolare da chi le fa certe guerre. I pacifisti si muovono solo quando le guerre vedono protagonisti gli Stati Uniti e Israele. Non si vedono pacifisti protestare contro la dittatura di Mugabe in Zimbabwe, andare nel Nord Kivu per fare gli scudi umani nella guerra civile del Congo e nelle altre guerre dell'Africa dimenticata. Perché andare in quei luoghi significa non avere alcuna visibilità magari rischi anche di morirci. Ai pacifisti non interessa il dramma del Darfur. Nè i massacri e le persecuzioni che i cristiani subiscono in India e nei paesi arabi. Loro sono razionali e razionalisti e non hanno tempo da perdere con chi si va a complicare la vita per una fede religiosa. Che poi non sarebbe altro che sciocca superstizione. Loro non bruciano la bandiera dell'Iran in cui essere omosessuali è un reato che ti può costare la vita. A bruciare spesso è la bandiera di Israele. E questo gli unisce a quel fine intellettuale di Akhamadinejad che vorrebbe che quello stato non esistesse neppure.
Difendere la pace significherebbe andare in Kashmir e fare in modo che India e Pakistan non si scannino più per un lembo di territorio di confine. O mobilitarsi in occasione di attentati come quello di Mumbai. O condannare il regime castrista e quello cinese per le rcontinue violazioni dei diritti umani. La pace non conosce latitudini : è tale in tutte le parti del mondo. Ma ai pacifisti il concetto di pace non interessa. Essi hanno trasformato la pace in un -ismo. Il pacifismo è un ideologia, come il capitalismo, il comunismo, lo jihadismo. Essa ha i suoi dogmi di cui i pacifisti sono i gelosi custodi. Sacerdoti consacrati all'antiamericanismo e all'antisionismo che talvolta si tramuta in antisemitismo ( sempre altri -ismi), sono estremamente selettivi sia riguardo agli obiettivi da difendere sia ai tempi in cui concentrare il proprio impegno.
La pace non fa clamore. Difendere la pace avrebbe significato muoversi mesi prima dello scoppio della crisi contro Siria e Iran che rifornivano di armi Hamas. O fare sit in di protesta nella zona di confine tra Gaza ed Egitto dove anche le pietre sanno che passano armi e munizioni destinate poi ad essere rivolte contro gli ebrei. Nulla di tutto questo è avvenuto. Perché non se li sarebbe filati nessuno. Anzi rischiavano di finire in qualche prigione palestinese per ostacolo ai piani di Hamas. E perchè loro parteggiano per i palestinesi sempre e comunque; sia che a guidarli ci sia il corrotto Arafat che metteva i soldi degli aiuti nei suoi conti all'estero invece di usarli per costruire scuole o ospedali per la sua gente, sia che ci siano quei razzisti, omofobi e misogini di Hamas.
Ma la pace a differenza del pacifismo non conosce partigianeria. La pace è semplicemente un'altra cosa

domenica 28 dicembre 2008

La scuola elementare ( o primaria) tra eccellenze e sprechi

I confronti internazionali proposti dall'IEA dipingono una scuola primaria italiana di buona qualità. Stando al rapporto PIRLS che misura la capacità di apprendimento nella lettura gli studenti di 9 anni del nostro paese raggiungono un eccellente sesto posto ( secondi in Europa); meno entusiasmanti ma comunque al di sopra della media internazionale il rendimento nelle scienze ( 10° posto) e nella matematica (16° posto) nella classificazione TIMSS ( il testo relativo alle competenze matematico-scientifiche). Ma come emerge dal rapporto Ocse "Education at a glance", l'organizzazione del sistema scolastico presenta aspetti contraddittori. Da una parte infatti la spesa per studente nella scuola primaria ( compresa di tutti i servizi) è nettamente superiore alla media OCSE ( 6800 dollari contro 6200 ) [ tabella T b 1.1a] Ma se fanno i conti analizzando la spesa che va effettivamente a indirizzarsi verso i servizi educativi si nota che la spesa è indirizzata maggiormente verso le retribuzioni al personale di quanto avvenga nei paesi OCSE (81,7% contro 80, 5%, tab T B.6.2a] . Le contraddizioni emergono ancora più pesantemente se si tiene contro dei dati riguardanti il personale docente che visti i presupposti di spesa si supporrebbe ben pagato: invece per un verso i salari degli insegnati sono inferiori alla media ( 24000 dollari contro 27000 della media OCSE) [ tab T d 3.1], e per contro per fare lavorare tutti occorre che il rapporto studenti per insegnante sia inferiore alla media OCSE ( 18, 4 contro 21,5 ) [ Tab T D 2.1]e che il numero delle ore lavorate dai nostri insegnanti sia di 167 all'anno rispetto alla media OCSE di 187 [ tab T D 4.1] . E questo nonostante i nostri ragazzi passino più tempo in classe rispetto ai coetanei degli altri paesi ( 891 ore annuali contro una media OCSE di 790 tra i 7-8 anni e di 810 tra i bambini di 9 anni) [tab. T D1.1]Questo indica difetti nell'utilizzo delle risorse e un eccesso di personale rispetto a quanto sarebbe necessario: sprechi che il decreto Gelmini è riuscito a frenare solo in parte relativamente alla parte amministrativa trovando invece un ostacolo insuperabile nell'abolizione del maestro unico. Si può fare meglio tenendo conto che paesi come la Corea che spendono grosso come noi consentono ai loro sudenti di ottenere prestazioni di gran lunga migliori nei test PISA ( riguardanti i rahazzi tra i 6 e i 15 anni) [ vedi grafico C B.7.2]

sabato 27 dicembre 2008

Israele attua la rappresaglia contro Hamas: riprende la spirale di violenza

La reazione israeliana è arrivata. Dopo che Hamas aveva deciso di non rinnovare la tregua e aveva lanciato oltre 50 razzi Qassam contro Israele, non ci si poteva aspettare che questi non reagisse. La rappresaglia è stata violentissima: il raid a Gaza ha fatto oltre 100 vittime. Il vero problema è Hamas: non ci si può aspettare nulla di buono da un organizzazione che dichiara di volere distruggere lo stato ebraico. E non si può pretendere che Israele venga a patti con chi lo vuole eliminare dalla faccia della terra. Fino a quando da parte palestinese non si arriverà a scegliere un interlocutore che voglia in maniera credibile la pace non ci si potrà aspettare altro che un susseguirsi di violenze e morti.

venerdì 26 dicembre 2008

Il crescente peso degli intellettuali islamici nel mondo

L'autorevole rivista di geopolitica Foreign Policy ha reso nota la classifica per il 2008 degli intellettuali più influenti del mondo, secondo le preferenze dei lettori del suo sito Internet. I risultati mettono in evidenza l'influenza assunta dalla religione islamica nelle dinamiche politico sociali del pianeta. Infatti delle prime 10 posizioni ben quattro sono occupate da studiosi e da religiosi dell'islam. Al primo posto troviamo Fethullah Gülen, studioso dell'islam e leader dell'omonimo movimento che critica le radici secolari dello stato turco ma sostiene la ncessità el dialogo tra culture e religioni diverse.. Al terzo post troviamo Yusuf al-Qaradawi , il discusso leader spirituale dei Fratelli Musulmani che conduce una seguitissima rubrica su Al Jaazera basata sulla sua interpretazione del Corano. Al Qadawari condannò gli attentati dell'11 settembre, ma ha legittimato gli attacchi suicidi compiuti da Hams contro i cittaddini israeliani e più in generale contro tutti "i nemici dell'islam" e ha lanciato una fatwa che condannava a morte i vignettisti danesi autori delle contestate vignette su Maometto. Tra gli altri vanno ricordati i piazzamenti di due premi Nobel per la pace: al secondo posto Mohammad Yunus , il sostenitore del microcredito, e al decimo l'iraniana Shirin Ebadi, attivista per i diritti delle donne islamiche. Due gli italiani in classifica : il semiologo e scrittore Umberto Eco (16°) e il giornalista Gianni Riotta ( 79°) le cui pubblicazioni godono di un certo risalto anche oltreoceano.

giovedì 25 dicembre 2008

Tettamanzi istituisce un fondo per i disoccupati. La Chiesa supplisce il governo nel welfare


L'arcivescovo di Milano, cardinale Tettamanzi ha annunciato l'istituzione di un fondo per i disoccupati ammontante a un milione di euro. Quella di Tettamanzi non solo è un iniziativa meritoria, ma va anche nella direzione giusta per affrontare la crisi. Il problema è che questo genere di inizative le dovrebbe prendere il governo. Il nostro sistema di welfare ha urgente bisogno di riforme radicali. Occorre sostituire l'anacronistica cassa integrazione, che tutela poche categorie di privilegiati, con il sussidio di disoccupazione che invece sostiene chi il lavoro lo ha perso o fatica a trovarlo, indipendentemente dal fatto che si cerchi per la prima volta lavoro o si provenga da una piccola o grande azienda. Tattamanzi questo la ha capito, al contrario dei nostri governanti.

Israele in rotta con Hamas: verso un nuovo attacco?

Israele non accetta più che Hamas lanci razzi nel proprio territorio e minaccia ritorsioni per bocca del primo ministro Olmert e del candidato premier Tzipi Livni. Negli ultimi giorni ben 50 razzi palestinesi hanno colpito Israele. L'azione di Hamas fa seguito a quella Israeliana in cui erano rimasti uccisi tre membri del partito islamico. Olmert ha riferito che non esiterà a lanciare un offensiva contro Hamas qualora questi continui ad attentare alla sicurezza dei cittadini israeliani. Una tale azione potrebbe essere appoggiata anche dall'Egitto ( il presidente Mubarak è in questi giorni a colloquio proprio con la Livni), qualora essa sia limitata nell'obbiettivo di colpire Hamas.

mercoledì 24 dicembre 2008

La Grecia rievoca nella sinistra italiana la nostalgia della lotta violenta


"Fare come in Grecia": questo è lo slogan che si sta diffondendo tra i pasionari della sinistra italiana. A rievocare il "Fare come in Russia di bolscevica memoria". Eppure in Grecia le vicende si stanno evolvendo in maniera preoccupante con le comprensibili e per certi versi persino legittime proteste degli studenti che si intersecano a continui episodi di violenza di gruppuscoli di incappucciati, con il tentativo di annessa strumentalizzazione politica da parte di gruppi di estrema sinistra. Nonostante ciò in Italia c'è chi cerca persino di dare una giustificazione a queste violenze affermando che esse sono un tentativo per acquisire visibilità da parte degli studenti. Siamo forse di fronte a un tentativo di reintrodurre vecchie logiche rivoluzionarie che in nome della emancipazione del popolo giustificano gli atti di violenza? La vecchia passione per le molotov presente in tanti giornalisti di casa nostra ex sessantottini è dura a morire....

lunedì 22 dicembre 2008

Berlusconi propone il presidenzialismo contro il logorio parlamentare


Berlusconi intenderebbe introdurre il presidenzialismo. Molti gli hanno già risposto picche. Non solo come era scontato Veltroni. Anche il fedele alleato Bossi ha detto che non s'ha da fare: prima deve venire il federalismo. Calderoli dunque non sarà disponibile per una riedizione allargata del "Porcellum". Ma il Cavaliere è testardo e sono sicuro che ci proverà ancora. D'altronde considera il controllo del parlamento un fastidio e l'idea del capo dell'esecutivo che non deve rendere conto a queste inutili ( per lui) assemblee gli pare la soluzione più sbrigativa per portare avanti la sua concezione aziendalista della politica.

Messico: le stragi del narcotraffico

Narcotrafffico sempre più violento in Messico: l'ultima notizia è il ritrovamento di nove cadaveri decapitati,nello stato sud occidentale di Guerrero. Otto di questi erano poliziotti. Solo quest'anno in Messico ci sono state oltre 5300 vittime legate al traffico droga. Più di qaunte Al Qaeda ne abbia fatte in tutta la sua storia. L'agricoltura del paese è al collasso. occorrerebbe rivitalizzarla per dare agli abitanti una concreta alternativa alla produzione di stupefacenti. Inoltre un grande problema del paese dal punto di vista economico è la sua dipendenza dagli Stati Uniti: l' 84% delle esportazioni messicane prende la direzione degli States.

sabato 20 dicembre 2008

La crisi del Partito Democratico. La tentazione del venditore di fumo

A Napoli assessori finiti sotto arresto perchè sospettati di essersi fatti corrompere nell'assegnazione di appalti. In Abruzzo dopo lo scandalo del Turco, viene arrestato il sindaco di Pescara con accuse gravissime: corruzione, concussione, abuso, falso ideologico, truffa aggravata. In Basilicata il deputato Margiotta coinvolta nella vicenda delle mazzette legate agli appalti per estrazione di petrolio in regione. Il Partito Democratico in questi giorni, sommerso dagli scandali giustizia fatica a reagire e a trovare le contromisure. E Bertinotti propone una singolare soluzione: il ritorno al vecchio partito con un organizzazione b forti per acquisire maggiori strumenti con cui mobilitare la partecipazione dell'elettorato. Una soluzione vecchia quella dell'ex presidente della Camera che non ricorda come siano stati proprio le strutture pachidermiche dei partiti di massa a determinare quei fenomeni di corruzione che hanno avuto il loro apice nel periodo di Mani Pulite. Il vero problema del partito democratico è la selezione e il ricambio della classe dirigente. Negli Stati Uniti esistono i partiti leggeri e grazie a questo si riesce ad eleggere presidente un uomo di 47 anni. Da noi invece se hai meno di 60 anni sei destinato all'asilo della politica. E dalla Sardegna Soru annuncia di aver risolto il problema del suo conflitto di interessi affidando le sue pareipazioni in Tiscali e L'Unità a un fiduciario. Si tratterebbe del "Blind trust". Peccato che quando si tratti di grandi imprese questa soluzione serva a poco o nulla. Perchè le decisioni prese dal fiduciario verrebbero comunque conosciute dal proprietario che certamente in caso di necessità non se ne rimarrebbe con le mani in mano ma cercherebbe di agire per tutelare le sue aziende. Lo spiegava benissimo il professor Sartori in un editoriale per il Corriere. E lo stesso discorso vale per Soru. Se queste sono le soluzioni, è chiaro che la sinistra è ben lontana dal proporre una ricetta credibile alla questione morale.

giovedì 18 dicembre 2008

Callisto Tanzi condannato: vittoria di Pirro per la giustizia


Callisto Tanzi è stato condannato per la vicenda del crac Parmalat a una pena di dieci anni per i reati di aggiotaggio, falso dei revisori e ostacolo alla Consob. Magra soddisfazione perchè la condanna di Tanzi rischia di tramutarsi in una vittoria di Pirro per la giustizia e per gli oltre 100000 risparmiatori che avevano sottoscritto le obbligazioni del gruppo. Infatti Tanzi potrà sicuramente usufruire di due tre anni di scontro pena grazie all'indulto. Inoltre sul processo pende il rischio prescrizione. Anzi alcuni filoni come quello relativo all'aumento di capitale di Parmalat Brasil ( particolarmente importante perché l'aggiotaggio era evidente) sono già andati in prescrizione grazie alla legge ex Cirielli che dimezza i tempi per gli incensurati.

mercoledì 17 dicembre 2008

Fini e le leggi razziali: il giudizio della politica e quello della storia


Durante una cerimonia per il 70° anniversario dell'approvazione delle leggi razziali il presidente della Camera Fini ha pronunciato un discorso in cui ha fatto molto clamore la sua condanna per l'atteggiamento con cui la società italiana, ivi compresa la Chiesa si adeguò a quei provvedimenti: «C'è da chiedersi - ha affermato il numero uno di Montecitorio - perché la società italiana si sia adeguata nel suo insieme alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo - ha sottolineato Fini - da parte della Chiesa cattolica»
La reazione di autorevoli esponenti della Chiesa estorici cattolici non si è fatta attendere. il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi: " La Chiesa ha sempre con forza contrastato le leggi razziali cercando di aiutare gli ebrei perseguitati anche a rischio della vita di numerosi sacerdoti, suore e laici." Padre Giovanni Sale, scrittore della Civiltà Cattolica ha definito sconcertanti le dichiarazioni di Fini che "non conosce una pagina di storia nazionale che vede contrapposti Mussolini e Pio XI" o forse sono frutto di una "svista, di un cercare un correo a delle responsabilità che il presidente Fini vuole in parte coprire che fanno parte della sua storia, anche se non di quella recente".
Personalmente ho apprezzato le parole di Fini come politico. Ritengo che esse debbano essere considerate come un tentativo di fare luce senza reticenze ideologiche su una delle pagine più buie della nostra storia.
Detto questo bosogna sottolineare che in esse si riscontrano numerose imprecisioni di carattere storico: Per quanto riguarda la società italiana va detto che un parte consistente degli italiani rifiutò le leggi razziali. E lo fece nell'unico modo possibile in quel contesto: con una resistenza passiva e il rifiuto di applicare in maniera rigida alcune sopratutto in campo economico. Le conseguenze delle leggi razziali sono state odiose e pesanti. Ma sarebbero state ancora più dolorose se gli italiani le avessero accettate e applicate nella loro interezza.
Anche riguardo alla Chiesa cattolica pur concordando con Fini sul fatto che La Chiesa avrebbe forse potuto e dovuto fare di più, ritengo opportuno fare delle precisazioni. Va detto anzitutto che un giudizio più preciso si potrà dare solo con l'apertura degli archivi segreti vaticani. Se è vero che all'interno del mondo cattolico vi furono connivenze ma anche atti volti a salvare la vita degli ebrei. Lo stesso papa Pio XI pronunciò nel settembre del 1938 parole di inequivocabile condanna dell'antisemitismo: "Non è possibile per un cristiano aderire all'antisemitismo. (....)I cristiani sono spiritualmente semiti". Il problema è che questa condanna non ebbe un seguito fino alla fine della guerra. La posizione di papa Ratti era sicuramente minoritaria all'interno delle curia che fu sorpresa dalle sue parole: lo dimostra il fatto che l'osservatore Romano nel riportare quelle parole censurò proprio la parte relativa all'antisemitismo. E in questo senso va visto anche la mancata pubblicazione dell'enciclica di Pio XI ( di cui però ci sono rimaste le bozze) in cui era presente una condanna ancora più forte dell'antisemitismo.
Oltre all'enciclica il Vaticano avrebbe potuto compiere un'altro gesto di grande significato simbolico che invece si astenne dal compiere : la cancellazione nella preghiera del venerdì santo del riferimento ai perfidi giudei. Purtroppo i tempi non erano maturi nelle menti cattoliche per una simile apertura ideologica agli ebrei.

martedì 16 dicembre 2008

Thailandia: il leader dell'opposizione nuovo primo ministro. Fine della crisi?

La Thailandia forse esce dalla crisi con l'elezione da parte del parlamento del nuovo primo ministro, il leader del Partito democratico Abhsit Vejjajiva. L'ex capo dell'opposzione succede a Somchai Wongsawat, dichiarato decaduto dopo che la sua formazione Partito per il Potere del Popolo era stata sciolta dalla Corte Costituzionale con l'acusa di brogli elettorali. Va ricordato che Wongsawat è il cognato dell'altro ex premier, il magnate della televisione Thaksin Shinawatra a sua volta deposto da un golpe militare incruento che aveva poi restituito al popolo il potere di decidere i propri rappresentanti in libere elezioni.
Ora il quadro politico vede all'opposizione i reduci del vecchio gruppo governativo non coinvolti dallo scandalo brogli, che si sono riuniti nel nuovo partito Puea Thai (Per la Thailandia). Il nuovo governo vorrebbe modificare la legge elettorale, attribuendo maggiore peso al voto degli elettori delle città. In questo modo verrebbe ridimensionato il ruolo delle aree rurali che invece sono la roccaforte del Puea Thai

Madoff: quando le banche si fanno imbrogliare come i pivelli


Il trucco è vecchio come il mondo. La classica catena di Sant'Antonio: si promettono guadagni incredibili e facili facili; l'allocco ai primi soldi che arrivano invita altri polli a partecipare alla stessa rendita miracolosa. E i soldi che scuciono questi ultimi servono per reggere l'inganno pagando le rendite a chi per primo si è fatto buggerare dalla catena dell'imbroglio. Questo sistema veniva utilizzato da Bernie Madoff, lo stimatissimo ex presidente del Nasdaq che aveva fatto una fortuna con gli hedge funds. Ora il trucchetto è stato scoperto e la sua società è fallita. Ma ciò che è incredibile è che tra i turlupinati ci sono grandi investitori e istituti di credito che attirati da i grandi rendimenti non chiedevano conto di dove Madoff li andasse a prendere i guadagni che prometteva: Il Banco Santander, ha ammesso di avere un'esposizione di 2,33 miliardi di euro nei fondi Madoff; Hsbc è esposta per un miliardo di euro; e poi Bnp-Paribas ( 350 milioni di euro)In italia hanno subito perdite banca Popolare ( 450 milioni) Unicredit (75 milioni di euro). Possiamo stare davvero tranquilli se le persone a cui affidiamo i nostri risparmi, si fanno imbrogliare come dei fessi sprovveduti.

Il voto in Abruzzo sollecita la resa dei conti a sinistra


Il PDL trionfa in Abruzzo. Non bisogna commettere l'errore di dare troppa enfasi al risultato in chiave nazionale. L'esito del voto abruzzese risente molto della vicenda Del Turco e deve essere considerato sopratutto una bocciatura di quanto il centrosinistra ha fatto in chiave locale. Tuttavia qualche riflesso anche per la politica romana esiste e riguarda sopratutto i rapporti di forza all'interno della sinistra: il crollo del PD cui ha fatto riscontro l'impennata di consensi di Di Pietro ( che ha raggiunto il 15% dei voti) evidenziano come allo stato attuale vi sia una vera e propria incompatibilità tra le due forze che peraltro si era già evidenziata nelle politiche. L'Idv tende a sottrarre voti al PD mentre l'elettorato centro destra rimane del tutto impermeabile alle strategia dipietriste e veltroniane. Anzi il Cavaliere sembra avvantaggiarsi di questa conflittualità latente della sinistra. Un sondaggio condotto dalla Swg per Affari Italiani conferma queste tendenze: il PD si attesterebbe sul 26,5-27% nazionale circa 6,5 punti percentuali in meno rispetto alle Politiche di aprile. Invece l'Italia dei Valori cresce e si attesta tra l'8 e il 9%. Il PDl invece confermerebbe il risultato delle politiche sia a livello locale che nazionale.
E intanto spunta a sinistra la tentazione Alba Parietti che starebbe peensando di candidarsi alle primarie del PD: speriamo rimanga solo un'intenzione. Viviamo già tempi cupi. Non c'è bisogno che arrivino in politica altre sgallettate della Tv in crisi di visibilità catodica

lunedì 15 dicembre 2008

La riforma della giustizia. A vantaggio del cittadino o dei soliti noti?

Non vi è dubbio che sia necessaria una riforma del sistema giudiziario. L'avvilente spettacolo dato dalle procure di Salerno e Catanzaro che come in una guerra tra bande si scambiavano accuse di reato in relazione al caso De Magistris e allo svolgimento dell'inchiesta Why not lascia nel cittidino la sgradevole sensazione di una magistratura in corto circuito, incapace di svolgere la propria funzione con serenità. Ma rimane il dubbio che i politici nel richiamare questa necessità , non pensino tanto all'esigenza di tutelare il comune cittadino, quanto se stessi. Una riforma ben fatta dovrebbe anche affrontare il nodo dell'eccessiva durata dei processi. Ma dato che gli avvocati hanno tutto l'interesse ad allungare questi tempi per guadagnare di più e che essi sono la corporazione più rappresentata in Parlamento è difficile pensare che si facciano le leggi contro i loro interessi. E qui veniamo al conflitto di interessi tra il ruolo di parlamentare e quello dell'esercizio delle professione forense. Poiché l'avvocato, in qualità di tecnico del diritto, potrebbe essere portato a usare il Parlamento per farsi le leggi di cui si può avvantaggiare nella sua professione, non sarebbe opportuno stabilire l'incompatibilità di ruoli per cui l'avvocato che entra il parlamento per tutta la durata della legislatura non può esercitare?

sabato 13 dicembre 2008

In Israele si rafforzano le tendenze di estrema destra

Israele in vista delle prossime lezioni politiche previste per il 10 febbraio sembra spostarsi a destra. Nel Likud, che il suo leader Netanyahu cercava di spostare verso posizioni centiste, stanno emergendo invece le ragioni dei falchi ostili alla politiche di appeasement con i palestinesi. Tra questi va registrato il soprprendente successo nelle primarie del partito del capo dei coloni oltranzisti Moshe Feiglin, decisamente spostato verso posizioni antiarabe di estrema destra. In questo senso sembra profilarsi un insolita alleanza tra gli ebrei attestati su posizioni religiose ultraortodosse, e fortemente contrari allo stato laico e i coloni che non accettano il piano di ritiro unilaterale da Gaza voluto da Sharon nel 2005. Coloni che anche negli ultimi giorniad Hebron hanno dato luogo a scontri con la polizia e a violenze nei confronti dei palestinesi

Scherzare su San Obama non è blasfemia, spero.....


La saggezza popolare invita a scherzare con i fanti ma a lasciare stare i santi. E vista l'attesa messianica che circonda la prossima investitura di Obama, sembrerebbe proprio che sul neo presidente eletto non si possa fare della sana satira. Fortunatamente non la pensano così i ragazzi di Barack Obama is your friend, un blog che copia lo stile del celebre We love Chuck Norris, ironizzando con battute sarcastiche sulle presunte qualità da supereroe che gli ammiratori di Obama attribuiscono al loro mito. Operazione riuscita a mio parere. Speriamo non vengano accusati di blasfemia e che qualche fans troppo zelante non lanci loro una fatwa democratica. In questo pazzo mondo che si prende troppo sul serio, non si può mai sapere

giovedì 11 dicembre 2008

Il governo rinuncia al maestro unico. Vittoria dello Stato corporativo

Il governo fa marcia indietro sulla riforma delle elementari e il maestro unico ora potrà essere introdotto su richiesta dei genitori. Il ministro Gelmini difende la portata innovativa del provvedimento ma è chiaro che i sindacati sono riusciti alla fine a far prevalere la propria posizione.
Nulla di nuovo: in Italia le corporazioni riescono sempre a prevalere. L'introduzione dei tre insegnanti avvenne per soddisfare le esigenze occupative della categoria degli insegnati, non certo per migliorare la scuola che già allora come scuola primaria era ai primi posti nel mondo.
Per quanto mi riguarda ritengo che sia stata l'ennesima occasione persa per far prevalere gli interessi generali rispetto a quelli di singole categorie

La questione morale nella sinistra americana e italiana


Il governatore democratico dell'Illinois Rod Blagojevich è stato arrestato perchè è stato scoperto dalla polizia cercare di mettere all'asta il seggio lasciato vacante da Obama invece di procedere semplicemente alla nomina del sostituto. L'FBI ha immediatamente sottolineato l'estraneità a tutta la vicenda del neo presidente eletto. Tuttavia in Italia qualcuno ha voluto mettere in relazione quanto successo negli Stati Uniti con la questione morale che sta affliggendo la sinistra. Il collegamento appare inesistente: negli Stati Uniti chi compie azioni simili a quella di Blagojevich conclude inesorabilmente la prpria carriera; in Italia i politici corrotti riescono a cavarsela o al massimo vengono riciclati dopo un temporaneo periodo di oblio.

Afghanistan: Obama manda Petraeus a chiedere aiuto a Berlusconi

Il generale più famoso d'America, colui che ha elaborato la strategia che sta consentendo agli Stati Uniti di uscire dal pantano iracheno viene in visita in Italia. David Petraeus in questi giorni oltre ai vertici militari del nostro paese , il ministro della Difesa La Russa, quello degli esteri Frattini, e il premier Berlusconi. Eì decisamente inconsueto che un militare abbia incontri a così alto livello con politici di un altro Stato. Evidentemente qualcosa di grosso bolle in pentola. Petraeus è chiamato da Obama a ripetere in Afghanistan il miracolo iracheno: ed è probabile che questi utilizzi gli stessi strumenti : impiego di maggiori truppe alleate ( c.d surge strategy) e alleanza con le popolazioni locali che devono assere convinte che c'è tutto da guadagnare da una vittoria alleata. In Iraq Petraeus si è fatto amici i sunniti in Aghanistan dovrà indurre le popolazione Pashtun del sud e dell'est ad allearsi con loro e ad abbandonare i talebani. I britannici per fare questo avrebbero intenzione di pagare i pashtun; la dottrina Petraeus punta a coinvolgere maggiormente queste popolazioni dimostrando anzitutto che gli Usa sono in grado di vincere questa guerra e che quindi è conveniente trovare accordi con loro. Lo scopo della visita italiana di Petraeus è probabilmente di chiedere agli italiani di attuare anche nella loro zona di controllo ( ovest Afghanistan) quelle azioni offensive che per ora sono effettuate dalle forze di Enduring Freedom.

FONTE: ANALISI DIFESA

mercoledì 10 dicembre 2008

Gli esuli cubani chiedono la fine dell'embargo

Secondo un sondaggio condotO da Florida University il 55% dei cubani d'America chiede la fine dell'embargo statunitense contro Cuba. E' la prima volta che la maggioranza degli esuli si pronuncia contro l'embargo da quando il provvedimento venne introdotto da Kennedy nel 1962. I motivi che spiegano questo cambiamento di opinione sono due: anzitutto la convinzione che il comunismo sia fallito e che mantenere l'embargo serva solo a far compatire i fratelli Castro da parte dell'opinione pubblica internazionale; la seconda è che molti vorrebbero tornare a trovare i propri parenti rimasti sull'isola ma non possono farlo perchè con l'embargo viaggiare a Cuba è illegale.

FONTE: FOX NEWS

martedì 9 dicembre 2008

Il fenomeno Klaus Davi, specchio della TV italiana


Molti non capiscono il fenomento Klaus Davi, il massmediologo prezzemolino che distribuisce a destra e a manca perle di saggezza nell'etere italico. E devo dire che anch'io sono tra coloro che quando parla Davi in televisione sento un irresistibile pulsione a scagliare qualche oggetto pesante contro lo schermo. Tuttavia non me la prendo con Davi ma con chi gli concede tutto questo spazio. Klaus Davi deve per professione essere il più possibile visibile: egli guadagna promuovendo l'immagine pubblica dei suoi clienti e il fatto che riesca a vendere così bene se stesso è la dimostrazione che è bravo nel suo lavoro. Il problema non è dunque Klaus Davi ma chi lo invita nei talk show televisivi a fare l'opinionista tuttologo. Egli è bravissimo nel fare sembrare sostanza l'apparenza. E la banalità di pensiero con cui affronta nelle sue ospitate i più svariati temi della vita politica e sociale coincide perfettamente con le esigenze di chi fa oggi i programmi in TV.

lunedì 8 dicembre 2008

La Grecia in rivolta. Il governo Karamanlis sempre più in difficoltà

La Grecia è in rivolta. A causare le rivolte di piazza che in queste ore avvengono ad Atene e Salonicco la morte di un giovane di 16 anni colpito sabato da un poliziotto che ha sparato ad altezza d'uomo durante una manifestazione ad Exarchia, un quartiere della capitale greca tradizionale serbatoio di consenso per i gruppuscoli dell'estrema sinistra. Questo fatto di cronaco si inserisce in un quadro composto da un movimento studentesco molto combattivo che protesta contro una controversa riforma universitaria. Queste manifestazione vengono cavalcate in sede politica dal partito comunista greco e dai socialisti del Pasok contro il governo dei centro destra di Karamanlis che oltre ad essere fragile di suo a causa di una esigua maggioranza parlamentare viene accusato di avere il grilletto facile ( tempo fa un altro studente di 15 anni era morto sempre ad opera di un agente) e di corruzione. Infatti il governo greco avrebbe ceduto vaste aree demaniali al convento di Vatopedi, sulmonte Athos, in cambio di terreni di scarso valore. un sintomo della commistione tra potere politico e religioso che ha fatto sobbalzare i fautori della laicità. Un'operazione che sarebbe costata allo Stato 100 milioni di euro. E sullo sfondo a rendere il clima più incandescente si fanno sentire i primi contraccolpi negativi della crisi economica globale

domenica 7 dicembre 2008

La trave nell'occhio di Berlusconi

Il Cavaliere sostiene che all'interno del PD esista una questione morale.
Chi parla di moralità? Un piduista, condannato per falsa testimonianza che si è fatto le leggi su misura per le sue aziende e per sfuggire ai processi penali?
Ci manca solo che Cicciolina si occupi della formazione spirituale delle suore di clausura.... e abbiamo visto tutto!

venerdì 5 dicembre 2008

Il surrealismo della politica e la vittoria di Luxuria all'Isola dei famosi


Ho trovato la puntata di ieri di Anno Zero dedicata alla vittoria di Luxuria all'isola dei famosi veramente surreale. E il paragone di Luxuria con Obama assolutamente ridicolo. Non capisco per quale motivo una persona debba venire considerata un modello politico perché vinca un reality. Vladimir Luxuria, alias Vladimiro Guadagno è sicuramente una persona intelligente e la sua scelta di vita meritevole di rispetto. Ma il fatto che si valorizzi la sua persona proprio nell'occasione meno idonea per metterne in evidenza le posizioni è il sintomo di come la politica e chi fa informazione sulla politica abbia ormai perso il contatto con la realtà e viva solamente con l'obiettivo di riprodurre se stessa. Dove la realtà è quella di una crisi economica che sta gettando nell'insicurezza milioni di se stessa, e la politica e l'informazione sono state rappresentate dal teatrino messo in scena ieri ad Annozero.

Chiudo con un interrogativo: anche Walter Nudo ha vinto l'Isola dei famosi. Dunque Walter Nudo è come Obama?

Zagrebelsky e la questione morale nel PD


L'ex presidente della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, si sfogava alcuni giorni fa in una intervista sul Corriere della Sera contro i "cacicchi" presenti nel PD, ossia i pretoriani del partito che fanno il bello e il cattivo tempo a livello locale, approfittando della debolezza delle direzione nazionale. L'emblema di questo feudatario "democratico" sarebbe Bassolino, il responsabile del disastro ecologico della Campania che nonostante tutto rimane saldo al suo potere. Impossibile dare torto all'autorevole opinionista. Il vero problema è che i primi anon voler sentir parlare delle difficoltà del PD sembrano proprio i militanti. Fprse sono convinti che questo agevoli l'odiato Cavaliere. E invece la mancata resa dei conti interna favorisce il mantenimento di queste posizioni di potere, rallentando il necessario ricambio generazionale. Bisognerebbe avere il coraggio di prendere atto che una generazione di dirigenti di sinistra ha fallito nel suo compito, alternando sconfitte elettorali e ad incapacità di governo. All'estero quando un politico fallisce gli viene cortesemente dato il benservito. Da noi i vari Fassino, D'Alema rimangono leader indiscussi della baracca. Con Baffino in rampa di lancio per fare nuovamente le scarpe a Veltroni qualora ce ne fosse bisogno. E mantenendo lo status quo il Cavaliere gongola.....

giovedì 4 dicembre 2008

Strumenti per capire la tragedia del Congo


Nella repubblica democratica del Congo si fronteggiano da una parte le forze armate fedeli al presidente Kabila, dall'altra i ribelli fedeli al "generale" Laurent Kunda. L'epicentro degli scontri è la regione del Nord Kivu nella parte orientale del paese ( il Congo è grande otto volte l'Italia ed è ricchissimo di minerali)
Kunds dice di aver armato le sue milizie per proteggere la sua etnia tutsi dalle violenze hutu. In realtà egli commercia in minerali con il vicino Ruanda e si ritiene che dietro di lui ci possano essere le expotenze coloniali inglese e francese chee cercani di rientrare in controllo delle materie prime dop che invece Kabila sta preferendo fare contratti di fornitura con la Cina.

ASCOLTA LA PUNTATA DI RADIO TRE MONDO


la catastrofe umanitaria che vede milioni di profughi scappare dal Kivu ci viene raccontata dai missionari di Nigirizia e dai salesiani

mercoledì 3 dicembre 2008

Un'altra bugia anticlericale: il Vaticano contro la tutela dei disabili

Dopo la falsa notizia sul reato di omosessualità ecco gli anticlericali tornare all'attacco con un'altra perla di intolleranza. Il Vaticano si rifiuterebbe di firmare la convenzione ONU dei diritti dei disabili e questo testimonierebbe la scarsa sensibilità della Santa Sede sulla questione. In realtà chi pone la notizia in questo modo dimentica due elementi importanti. Il primo è che il Vaticano ha contribuito alla redazione del testo e che la radio Vaticana descrive oggi la Convenzione Onu come un "passo importante sulla via delle pari opportunita' per i 650 milioni di disabili del mondo, circa il 10 per cento della popolazione globale, molti dei quali si vedono ancora negare i diritti fondamentali, quali il pari riconoscimento davanti alla legge, la liberta' di espressione e di opinione, l'esercizio del voto e altre forme di partecipazione alla vita politica e pubblica". Per Radio Vaticana, "tra gli aspetti piu' rilevanti del testo figura l'insistenza sulla sicurezza personale e di vita, mediante l'accesso dei disabili in situazione di poverta' al sostegno da parte dello Stato sul piano economico, psicologico e sanitario". "Nei Paesi in via di sviluppo - riconosce l'emittente - la disabilita' e' fortemente collegata alla poverta' ed e' spesso sinonimo di esclusione dall'istruzione e dall'assistenza sanitaria, soprattutto nel caso della popolazione femminile e infantile. Il protrarsi di tale forme di emarginazione rendono quindi necessaria la ratifica e l'implementazione della Convenzione, anche ai fini del raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Agli Stati si chiede dunque di procedere rapidamente alla ratifica della Convenzione e di formulare politiche e programmi che abbiano un'efficace ricaduta sull'esistenza delle persone con disabilita".
E allora come mai la Santa Sede non firma la convenzione?Perchè all'interno vi è un articolo che è del tutto incompatibile con la sua posizione a difesa della vita. Si tratta dell'articolo 10 in cui si prevede che una imperfezione del feto possa essere una condizione per praticare l'aborto. Il che introduce una contraddizione nello stesso testo: da un lato si intendono tutelare i disabili da nati, ma prima che vengano al mondo li si può anche far fuori

L'IVA su Sky la vuole l'Europa. A rischio procedura d'infrazione

Riguardo alla decisione di aumentare l'IVa a Sky che io stesso ho fortemente criticato sembrano esserci delle novità rilevanti. Sembra infatti che Berlusconi e Tremonti abbiano detto la verità: l'aumento dell'IVA sulle tv a pagamento ci è chiesto direttamente da Bruxelles pena rischio di essere soppoposti a procedure di infrazione.
questa è la notizia data dal Corriere
MONITO DALLA UE - Intanto dalla Ue arriva quella che potrebbe essere una doccia fredda per Sky: «Se le autorità italiane dovessero insistere nel non cambiare le aliquote iva sulla tv a pagamento - ha fatto sapere un portavoce dell'esecutivo europeo -, la commissione Ue dovrà aprire una procedura di infrazione». Per Bruxelles, insomma, le aliquote non possono essere diverse. «A questo punto - ha detto lo stesso portavoce - il caso è chiuso. Nel momento in cui le autorità ammettono che c'è un problema e informano che hanno preso una decisione per porvi rimedio il caso è chiuso».

martedì 2 dicembre 2008

L'ennesima bugia anticlericale: è falso che la Chiesa voglia il reato di omosessualità

L'anticlericalismo è una brutta bestia e per alimentarlo si ricorre alle peggiori e più infamanti bugie. Da lunedì si sta diffondendo la notizia falsa che la Chiesa, per bocca del suo osservatore alle Nazioni Unite, mons. Migliore, si sarebbe opposta a un progetto che vorrebbe depenalizzare in tutto il mondo il reato di omossessaulità. In realtà le parole di Migliore sono inequivcabili e qui meritano di essre riportate: «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale», ha risposto monsignor Migliore, citando il Catechismo della Chiesa cattolica «che dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». «Ma qui - ha aggiunto - la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come “matrimonio” verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni».
Ciò che il Vaticano non condivide non è dunque che venga proposta l'eliminazione del reato di omosessualità, ma il fatto che all'interno di quella stesa proposta sia contenuta una condanna di quegli Stati che non mettono giuridicamente le unioni omosessuali sullo stesso piano dei matrimoni tradizionali.
La differnza è evidente: una cosa è dire legittimamente che i gay come persone vanno rispettate ma che le loro unioni non possono essere parificate, altra cosa è aaffermare ( come è stato falsamente attribuito a mons. Migliore che i gay debbono essere spediti in galera.
Lo stesso portavoce vaticano padre Federico Lombardi, intervistato da Andrea Tornielli, smentisce chiaramente questa interpretazione faziosa e malevola delle parole di Mons Migliore
«L’intervista dell’Osservatore permanente della Santa sede presso le Nazioni Unite, letta integralmente, dice cose chiare e del tutto condivisibili».
Oltretevere c’è forse chi vuole condannare alla pena capitale i gay, come purtroppo accade in qualche Paese fondamentalista? È vero?
«Ovviamente no. Nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali, come qualcuno vorrebbe far credere. I noti principi del rispetto dei diritti fondamentali della persona e del rifiuto di ogni ingiusta discriminazione - che sono sanciti a chiare lettere nello stesso Catechismo della Chiesa cattolica - escludono evidentemente non solo la pena di morte, ma tutte le legislazioni penali violente o discriminatorie nei confronti degli omosessuali».
E allora perché questa opposizione alla dichiarazione proposta dalla Francia?
«Qui si tratta di altro, non solo di “depenalizzare l’omosessualità” come è stato scritto, ma di introdurre una dichiarazione di valore politico che si può riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma - non solo legale, ma anche relativa alla vita di gruppi sociali o religiosi - che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, può venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell’uomo».
Che cosa vi preoccupa allora?
«Una dichiarazione di quel genere può diventare chiaramente strumento di pressione o discriminazione nei confronti di chi, solo per fare un esempio molto chiaro, considera il matrimonio fra uomo e donna la forma fondamentale e originaria della vita sociale e come tale da privilegiare. Non per nulla meno di cinquanta Stati membri delle Nazioni unite hanno aderito alla proposta in questione, mentre più di 150 non vi hanno aderito. La Santa sede non è sola».

lunedì 1 dicembre 2008

Berlusconi vuol far fuori Sky con l'IVA

Si sa che Berlusconi è un falso liberale. Ugualmente si sa che Berlusconi è entrato in politica per fare i suoi interessi di bottega. Ma la sfrontatezza con cui è intervenuto questa volta ha del clamoroso. Con la scusa della crisi economica il governo vara un provvedimento ad hoc contro una concorrente di Mediaset, Sky eliminando le agevolazioni dell'IVA sulla pay tv. Berlusconi sostiene che il provvedimento colpisce Mediaset e che Sky non è una diretta concorrente della sua azienda che opera nel campo generalista. La prima affermazione è inesatta: Mediaset avrà un aumento dei costi più contenuto rispetto a Sky. E molti dei suoi prodotti avevano già una tassazione al 20% ( quella a cui si vuole portare anche sky) La seconda è falsa: Mediaset ha tutto da gudagnare da un calo di abbonamento di sky perchè si è buttata nelle pay per view ( e meno nella pay tv) del calcio e del film e se con l'IVA sugli abbonamenti aumenteranno i costi dei servizi di Sky una parte dei suoi clienti potrebbe decidere di optare per il calcio e i film criptati sul digitale terrestre. O semplicemente tornare ad abbuffarsi con i programmi generalisti di Mediaset. Le preoccupazioni dei dipendenti Sky per i riflessi occupativi e non solo di questo provvedimento sono comprensibili. E il conflitto di interessi del cavaliere evidente.

domenica 30 novembre 2008

Magdi Allam fonda un suo partito "cristiano". Sarà una cosa seria?



Ho letto dell'intenzione del famoso giornalista Magdi Allam di fondare un partito politico di ispirazione cristiana per compensare quella povertà di valori di cui sarebbe priva la politica non solo in Italia ma anche in Europa. Magdi Allam mi piace come persona, non sempre ne condivido le posizioni forti ma ho grande rispetto del suo percorso umano. Devo dire che non capisco però dove voglia arrivare. Anche perchè sembra non volersi schierare con nessuna delle forze politiche tradizionali. A prima vista sembrerebbe un progetto velleitario. Ma Magdi Allam come giornalista è stato persona seria. Spero di non doverlo rimpiangere. Lo seguirò con attenzione in questa nuova avventura sperando che come politico non si smarrisca. Devo dire che già le pose "berlusconiane" delle foto mi inquietano un tantino....

venerdì 28 novembre 2008

I socialisti francesi alla deriva. Aubry o Segolene?

I socialisti francesi si dividono tra le due signore della sinistra: Martine Aubry, le neo eletta segretario del PS, e Segolene Royal che dopo essere stata battuta alle presidenziali da Sarkozy deve ingioiare un altro boccone amaro. Questa ennesima divisione è il sintomo di un partito socialista a pezzi , litigioso e povero di idee. Tanto da richimare alla guida la Aubry, la madre delle 35 ore tanto contestate in Francia

Anna Politotskaya: processo farsa?

E' cominciato questi giorni a Mosca il processo per l'omicidio della giornalista di Novaya Gazeta Anna Politotskaya. Al banco degli imputati siedono personaggi che hanno avuto un ruolo di secondo piano. Non si conoscono i mandanti e l'esecutore materiale del delitto il ceceno Rustam Makhmudov è latitante, fuggito probabilmente all'estero grazie alla protezione delle alte sfere. L'unico presunto mandante accertato sarebbe un ex oligarca fuggito in Gran Bretagna, Boris Berezovskij, che secondo la discutibile ricostruzione dell'accusa avrebbe commissionato l'omicidio con lo scopo di screditare Putin.

mercoledì 26 novembre 2008

Gramsci ateo: un dogma da difendere o scardinare?


Un illustre prelato ha rivelato che Gramsci si sarebbe convertito al cattolicesimo in punto di morte. Uno storico dell'Istituto Gramsci ha seccamente ribattuto affermando che tutte i documenti fanno ritenere il contrario. Questa contesa potrebbe apparire interessante solo agli occhi degli appassionati di storia. In realtà le dichiarazione dei nostri due erori rivelano intenti politici neanche tanto reconditi: la Chiesa con la scoperta che il padre del comunismo italiano era ritorano alla fine all'ovile dimostrerebbe che l'ateismo marxista era incoscientemente estraneo anche al più nobile dei suoi avversari; il comunista d'altronde dovrebbe a tutti i costi difendere la purezza ideologica delle sue origine: che senso avrebbe avuto lottare per decenni per la dittatura proletaria contro il clericalismo ,se anche Gramsci era in fondo uno attaccato alle tonache dei preti. In fondo anche in quest'ultimo frangente cattolicesimo e comunismo si mostrano molto più simili di quanto non si immagini: entrambi hanno bisogno delle loro Chiese. Quanto ai fatti storici , essi non interessano a nessuna delle due ( Chiese): entrambe tengono molto di più ai loro dogmi da difendere o da scardinare.

martedì 25 novembre 2008

Il governo vara un pacchetto anti crisi moscio

Un bonus per pensionati e famiglie con figli a carico; 40 euro mensili sulla social card (a dicembre verranno pagati 120 euro per tre mesi) a favore di tutti i pensionati al minimo e di tutti i redditi Isee fino a 6mila euro annui; blocco delle tariffe di luce, gas, autostrade e ferrovie. Il pacchetto anticrisi si riduce a a una serie di provvedimenti che disperdono risorse in mille rivoli senza che si abbia il coraggio di scegliere pochi settori in cui intervenire in maniera energica. Come suggerisce Tito Boeri su la Voce.info sarebbe stato necessario dare inizio ad una seria riforma degli ammortizzatori sociali che istituisse il sussidio di disoccupazione per dare fiato a chi è in cerca di lavoro. Inoltre bisognerebbe eliminare l'anacronisttica detassazione sugli straordinari e sostiuirla con degli sgravi fiscali a favore dei lavoratori dipendenti e parasubordinati. E riprendere la battaglia contro l'evasione fiscale la cui intensità si è pericolsamente ridotta

domenica 23 novembre 2008

I limiti del dialogo tra religioni secondo Ratzinger


In una lettera a Marcello Pera, Benedetto XVI traccia i confini entro i quali deve avvenire il dialogo tra religione: esso deve avere esclusivamente connotazione culturale, non religiosa. In quest'ultimo caso il credente metterebbe "tra parentesi la sua fede". Ma per Ratzinger la religione è verità e il cristiano ha il dovere di testimoniarla fino in fondo. Si tratta di un testo molto importante percè delinea ad esempio i limiti e le possibilità del dialogo che il Papa sta intraprendendo con i musulmani. Resta da verificare se questa impostazione valga anche per i rapporti con l'ebraismo. Il Papa inoltre stabilisce un legame fortissimo fra liberalismo e cristianesimo e rifiuta al contempo l'idea di un'Europa cosmopolita riaffermando l'identità cristiana del vecchio continente.

sabato 22 novembre 2008

La squadra di Obama prende forma. Hillary Clinton segretario di Stato.


Hillary Clinton avrebbe accettato l'incarico di Segretario do stato.
Tom Geithner, governatore della Fed a New York diventerebbe segretario a Tesoro. A lui il compito di individuare gli strumenti per uscire dalla crisi dei mutui. La notizia ha fatto impennare al rialzo gli indici di Wall Street
Indiscrezioni danno Bill Richardson, governatore del New Mexico ( e ispanico a dispetto del nome) come nuovo segretario al commercio; Janet Napoliano, governatore dell'Arizona, ( e sostenitrie della candidatura Obama) segretario alla sicurezza interna e Tom Daschle, segretario alla sanità.
Inoltre Larry Summerssarebbe indicato come nuovo consigliere economico di Obama, in attesa di rimpiazzare alla Fed nel 2010, Ben Bernanke, considerato uno dei responsabili del dissesto finanziario

giovedì 20 novembre 2008

Al Qaeda: minacce ad Obama e resa dei conti interna con Bin Laden


Al Qaeda torna a minacciare l'America. Il numero due Al Zwahiri in un messaggio audio attacca il presidente aletto Barack Obama definendolo un "servo negro" che ha tradito l'islam per schierarsi con Israele. Come sottolinea Guido Olimpio sul Corriere si tratta di un messaggio rivolto sopratutto ai suoi, un modo per invitare gli aderenti a non abbassare la guardia e a continuare a considerare gli Statiu Uniti un nemico. Ma ci sono anche parole rivolte direttamente a Bin Laden "ora scegli tu cosa vuoi fare ed assumiti le conseguenze delle tue scelte: come tu giudichi così verrai giudicato» una frase che sembra preannunciare una resa dei conti interna all'organizzazione e un tentativo del medico egiziano di scalzare dalla leadership Osama Bin Laden.
Le parole di Zawahiri di fatto confermano l'analisi fatta dal direttore della Cia, Michael Hayden: «Osama Bin Laden è ormai un leader in pensione, tagliato fuori dalle operazioni quotidiane dell'organizzazione di cui, solo nominalmente, è a capo».

mercoledì 19 novembre 2008

Il botta e risposta Galli Della Loggia - Veltroni

Il dibattito politico di questi giorni si è arricchito di uno scambio di opinioni nelle pagine del Corriere tra il politologo Galli Della Loggia e il segretario del PD Walter Veltroni
Galli della Loggia nella sua analisi sembra celebrare il de profundis sulle velleità riformiste del PD. E delle speranze di Veltroni di essere un autorevole leader di una sinistra moderna. I fatti sembrerebbero dargli ragione: la tentazione girotondista, il progressivo cedere alle pulsioni manichee della base , il legame mai risolto con il sindacato e le sue tendenze massimaliste sono tutti sintomi che avevo notato da un po' che Ora vengono confermati da questa analisi.
Puntuale è venuta la replica di Veltroni che punta a sottolineare la discontinuità con il passato operate nei primi mesi dell'opposizione. Discontinuità innegabili ma che appaiono più sfumate, con pericolosa propensione all'invluzione. Veltroni inoltre non entra nel merito delle critiche fatte da Galli Della Loggia relative alle relazioni con il sindacato, alle tentazioni di ricavalcare l'antiberlusconismo come metodo prevalente di lotta politica, alla gestione di alcune vicende concrete ( difesa dello status qu9o nel sistema universitario contro la Riforma Gelmini, scarsa chiarezza sulla questione della produttività della pubblica amministrazione, gestione tafazziana della vicenda della Commissione vigilanza Rai). Non lo fa perchè non ne ha la forza. Quella di Veltroni appare come una una dichiarazione di impotenza, amplificata dalla distanza tra buone intenzioni e . Resta la fiducia e la stima per l'uomo, e l'apprezzamento per il coraggio delle scelte già fatte. Rimane insoluta la questione della solidità della leadership e l'incertezza sulla sostenibilità del sup progetto politico

lunedì 17 novembre 2008

Depenalizzare l'errore medico. Quando la medicina è peggiore del male che si vuol curare.

In Italia l'alto numero di cause penali messe in piedi da pazienti insoddisfatti delle cure dei medici, ha portato questi ultimi a reagire con la "medicina difensiva": ossia prescrivere tutta una serie di esami inutili per i pazienti in modo da mettere le mani avanti contro eventuali denunce. Questo innalza notevolmente i costi della sanità. Ma la proposta del governo di depenalizzare l'errore medico non mi sembra una giusta soluzione: perchè renderebbe più indifese le persone che sono state veramente oggetto di casi di malasanità

domenica 16 novembre 2008

L'Italia entra in recessione. E Tremonti non fa nulla

Dopo la Germania anche l'Italia entra in recessione. Secondo le stime dell'Istat c'è stata una contrazione del Pil per il secondo trimestre consecutivo: -0,5% nel terzo trimestre dopo il -0,3% del trimestre precedente. e quando c'una caduta del PIL per due trimestri consecutivi secondo gli istituti di statistica nazionali tecnicamente si entra in recessione. A fronte di questa drammatica situazione c'è da registrare l'immobilismo del ministro Tremonti. Che aveva previsto la crisi. Ma da un ministro dell'Economia ci si aspetta che prenda delle contromisure, non che faccia la bella statuina

La differenza tra Obama e Veltroni


La differenza tra Obama e Veltroni sta tutta in come sono state fatte le primarie. Quelle americane sono uno scontro senza esclusione di colpi e mettono in evidenza la vera statura dei contendenti. Obama ha dovuto ingaggiare una lotta senza quartiere, con molti colpi bassi , fatti e subiti, con Hillary Clinton e il successo gli ha consentito di affrontare lo sfidante McCain con le spalle larghe, e si prospetta essere come nuovo inquilino della Casa Bianca un vero leader. Se ne potranno condividere le idee o meno. Ma è certo che avrà gli attributi giusti per portarle avanti. Veltroni è invece stato il frutto di una designazione di palazzo sottoposta a un' investitura popolare più di facciata che di sostanza. Questo perchè nelle primarie non ha avuto avversari. L'unica che ha provato a proporre una candidatura alternativa che insidiasse un tantino il vincitore designato è stata Rosy Bindi. Ma alle prime schermaglie ha dovuto quasi ritrarsi indietro, accusata dall'interno di fare il gioco del Cavaliere. Il risultato è stato quella di insediare al vertice del Partito democratico italiano un leader debole, che non aveva risolto le questioni relative ai giochi di potere. Un leader ostaggio delle correnti interne non può che essere una guida incerta, incapace di portare avanti con forza e autorevolezza le proprie idee. Sempre che ne abbia qualcuna.....

sabato 15 novembre 2008

Brunetta, Gelmini e il PD conservatore

I ministri Brunetta e Gelmini stanno cercando di dare nuova credibilità con le loro riforme a quei settori come la pubblica amministrazione e la scuola che versano da tempo in condizioni disperate d'inefficienza. Potranno anche sbagliare in qualche cosa ma almeno provan0 a cambiare qualcosa. L'atteggiamento di condanna della loro opera che proviene dal PD si spiega unicamente con la necessità di mantenere le posizioni elettorali di forza che esso mantiene in quelle realtà. Quella di Veltroni e soci è una strategia fortemente conservatrice che mette in soffitta il riformismo in luogo della difesa dello status quo. Un approccio progressista avrebbe richiesto la presa d'atto di una pubblica amministrazione che non funziona , di un sistema educativo autoreferenziale e per nulla meritocratico e la consapevolezza che un miglioramento della situazione passa innanzitutto per la responsabilizzazione dei lavoratori . Si è invece scelta la solita retorica del ricco che toglie al povero, si è agitato lo spettro del dramma sociale perdendo l'ennesima sfida per dare al Partito Democratico un identità credibile come possibile alternativa di governo

giovedì 13 novembre 2008

I facili giudizi sul destino di Eluana


La Cassazione autorizza la sospensione dell'alimentazione a Eluana Englaro, la ragazza che vive in stato vegetativo da 17 anni. Nessuno può giudicare questa vicenda e nessuno può dichiararsi dalla parte del giusto: non chi metterà fine alla sua vita , non chi in nome di ragioni etiche pretendeva che questa vita destinata alla perenne incoscienza continuasse artificialmente. C'è solo il silenzio e il dolore di chi a Eluana ha valuto bene.

P.S: hai proprio un bel sorriso, Eluana. Ora potrà risplendere nuovamente da lassù.

La Germania è in recessione

La Germania è in recessione. Il Pil tedesco, nel terzo trimestre, è infatti sceso dello 0,5% rispetto al precedente, quando si era contratto dello 0,4%: con due trimestri negativi consecutivi la prima economia europea è così entrata in recessione tecnica. Una pessima notizia anche per noi considerando che la Germania è il primo partner commerciale dell'Italia per quanto concerne le esportazioni.

martedì 11 novembre 2008

I mali dell'università/4. l concorsi truccati

Un elemento che ha bloccato fortemente l'affermazione del merito nell'università è il sistema con cui sono organizzati i concorsi. Oggi è altamente probabile che i concorsi siano vinti dal "prescelto" dell'università a scapito di una valutazione che premi chi ha i titoli migliori. Infatti la maggioranza dei membri della commissione sono degli interni, e i due membri esterni sono eletti in modo da poter essere graditi all'università che bandisce il concorso. Non esiste possibilità di scoprire dall'esterno e dunque solamente in due casi ( che com'è ovvio)si verificano assai raramente si possono scoprire gli imbrogli : o uno dei menri decide di ribellarsi al fatto compiuto denunciando il concorso truccato, oppure vien fatto un errore clamoroso di ingenuità come nel caso del concorso truccato alla facoltà di Sociologia de La Sapienza in cui venne lasciato per iscritto in anticipo il nominativo del futuro vincitore.

Sulle staminali io stò con il Vaticano

Mentre Obama si dichiarava favorevole alla ricerca sulle staminali embrionali, il Vaticano confermava la sua posizione contraria, dichiarandosi favorevole invece alla ricerca sulle staminali adulte. Non sono un clericale ma sulla questione delle cellule staminali, io sto dalla parte della Chiesa Cattolica. In primo luogo perchè la ricerca sulle staminali embrionali non ha portato ad alcun risultato. Ritengo dunque utile concentrare le risorse sulla strada che ha già prodott0 risultati , cioè quella delle staminali adulte. Inoltre allo stato attuale, fare ricerca per le staminali sull'embrione significa distruggerlo. E l'embrione rimane sempre il primo stadio della vita umana. Dunque distruggere consapevolmente un embrione è omicidio.

domenica 9 novembre 2008

La puzza sotto il naso di Madame Sarkozy


La première dame Carla Bruni-Sarkozy in un'intervista al Journal du Dimanche ha dichiarato che uscita come quella di Berlusconi sull'abbronzatura di Obama la fann9 sentire felice di essere francese. la Bruni ( o meglio Madame sarkozy così è più a suo agio) è un tipico esempio di quel certo provincialismo italico che non vede l'ora di liberarsi delle proprie identità viste come troppo strette . Con snobbismo tipico da première dame la Bruni identifica la sciocchezza detta dal Cavaliere con l'atteggiamento generale dell'italiano e per farsi meglio accettare nel suo nuovo ruolo coglie l'occasione per rivelare ai quattro venti di quanto si senta poco italiana e molto francese.




Essere italiano: che volgarità......


venerdì 7 novembre 2008

Berlusconi chieda scusa a Obama.


Berlusconi l'ha fatto ancora, fa notare il New York Times. Il Cavaliere non smentisce la sua fama di incorreggibile gaffeur e nell'incontro al vertice con il suo omologo russo Medvedev definisce Obama bello, giovane e abbronzato. il riferimento razziale al colore della pelle del neopresidente americano ancorché scherzoso è imperdonabile. Berlusconi con questa battuta inopportuna ha messo in grave imbarazzo gli italiani. E infatti sul blog del Times sono apparsi decine di messaggi di richiesta di scuse per l'espressione di Berlusconi. Questi dovrebbe ricordarsi di rappresentare l'Italia e avere l'umiltà di chiedere perdono pubblicamente ( e anche in privato) ad Obama per lo scivolone.

mercoledì 5 novembre 2008

Obama, la grandezza dell'America e la debolezza degli antiamaericani

Barack Hussein Obama è il 44° presidente degli Stati Uniti. Un nero figlio di immigrati diventa uno degli uomini della terra. Il capo di una nazione che per secoli ha promosso lo schiavismo, il razzismo e la discriminazione verso le persone di colore ora si monda del suo peccato e da a un ex reietto il compito di guidarla. La forza dell'America è proprio quella di sapersi continuamente rinnovare. e ciò fa da contraltare al dogmatismo di chi ragiona sempre secondo le stesse categorie ideologiche e che per questo considera Obama un'esponente corrotto dell'establishment ancor prima di governare, per il semplice motivo che il presidente degli Stati Uniti non può che corrispondere a questo ritratto. Costoro, che hanno avuto la superficilità per otto anni di giudicare un paese dagli errori di Bush non potranno mai capire le ragioni che hanno portato alla Casa Bianca un nero.

il discorso di Obama subito dopo la sua elezione


lunedì 3 novembre 2008

Obama for president!!! ( turandosi il naso....)


Non credo che Obama possa rappresentare quel sogno di palingenesi americana su cui molkti pongono le loro speranze; ha sfruttato abilmente la sua carta razziale in campagna elettorale ma non convince il suo programma economico né è chiara la sua linea di politica estera. Pur con tutte le riserve dopo la campagna elettorale ritengo però il candidato democratico migliore di un McCain imbolsito ma sopratutto della Palin che come vicepresidente integralista e troppo amante delle armi sarebbe davvero impresenabile. Dunque anch'io mi unisco al grido di Obama for President!!!

sabato 1 novembre 2008

i mali dell'università/3. la progressione indiscriminata delle carriere

A fronte di una riduzione delle risorse destinate all'università gli atenei hanno spesso risposto in questi anni destinando le risorse non alla valorizzazione dei giovani ricercatori e della ricerca ma alla progressione delle carriere dei professori. Dal 1999 al 2006 son stati promossi 13000 docenti e creati 26000 idonei. Il giochetto della moltiplicazione dei posti disponibili costa allo Stato 300 milioni all'anno. I nuovi concorsi banditi prima del 30 giugno creeereano un ulteriore surplus di quasi 200 milioni annui.
A questa logica non hanno resistito nemmeno le dieci università che si sono proclamate di eccellenza, tra cui Bologna, i Politecnici di Milano e Torino, Padova, Milano Bicocca, hanno bandito 497 concorsi, per un totale di quasi mille idonei, il 28 per cento del totale, in buona parte concentrati presso i Politecnici di Milano (94 concorsi e 188 idoneità) e Torino (81 concorsi e 162 idoneità). Nemmeno le università private hanno saputo resistere alla tentazione delle due idoneità: l’Università Cattolica, ad esempio, ha bandito complessivamente 27 concorsi.

QUI SI PUò COTROLLARE LA SITUAZIONE COMPLESIVVA DEI BANDI EMESSI



Il sito la voce.info ci spiega la politica con cui i nostri atenei gestiscono i concorsi CLICCA QUA
Perché gli atenei si sono affrettati a bandire i concorsi entro il 30 giugno? La risposta è semplice: perché con due idoneità si hanno maggiori probabilità di promuovere i candidati interni, indipendentemente dal merito. Facendo finta di non sapere che la seconda idoneità verrà prima o poi premiata da un altro ateneo, che inserirà l’idoneo nei propri ruoli, con il conseguente innalzamento della spesa. Così, con il meccanismo delle due idoneità entreranno in servizio 3.556 nuovi docenti, circa il 10 per cento dell’attuale corpo docente (ordinari e associati); magari non subito, perché il blocco parziale del turn-over rallenterà le immissioni in ruolo.

Va sottolineato che la doppia idoneità ( la possibilità cioè di bandire concorsi di idoneità per il doppio dei posti disponibili) era stata eliminata dal ministro Moratti e poi reintrodotto da un emendamento alla finanziaria del 2008 ( maggioranza di centro sinistra). Ora il governo con la legge 133 lo reiliminerebbe. Mi chiedo come mai allora non vi furono proteste e non si scese in piazza. :hmm:

Come funziona la doppia idoneità? ce lo spiega Gianni Trovati su il Sole 24 ore del 25 febbraio 2008

Un concorso per un posto da professore crea due idonei. E il secondo idoneo crea la cattedra. Con questo meccanismo, in meno di sette anni sono stati promossi 13mila docenti, aumentando i costi annui del personale di 300 milioni. E la legge di conversione del milleproroghe fa vivere il sistema anche nel 2008. Per capire i motivi basta guardare al passato, caratterizzato da atenei trasformati in «idoneifici»: bandiscono il concorso, individuano i vincitori, e li rispediscono nella sede di appartenenza con la promozione in tasca.

All'Università della Calabria nel 2006 servivano davvero i due nuovi ordinari di lingua inglese nominati per la facoltà di economia? No. Infatti uno dei due è stato subito chiamato dall'Università di Torino, proprio dove insegnava già come associato. Nella stessa facoltà (scienze politiche) in cui operava un membro della commissione di concorso. E all'Università della Val d'Aosta erano indispensabili, due anni prima, due nuovi ordinari di pedagogia sperimentale? Non sembra, visto che uno dei due è stato subito chiamato a Bologna. Anche lui insegnava già all'Alma Mater. Anche lui ha incontrato un collega di facoltà nella commissione che l'ha "incoronato" ordinario.

I due esempi sono scelti a caso fra i migliaia che si sono verificati negli ultimi anni. E che si riproporranno anche nel 2008, perchè un emendamento nella legge di conversione al milleproroghe, al voto del Senato la prossima settimana, sposta al 2009 la fine di questo nonsense, decretata fin dal 2005 da Letizia Moratti (si veda Il Sole 24 Ore del 20 e 21 febbraio). Gli atenei, anche se hanno superato i tetti di spesa per le assunzioni, potranno continuare a bandire concorsi che individuano un numero doppio di «idonei» rispetto ai posti disponibili. Insomma, nel 2008 stop al reclutamento, ma via libera alle promozioni.

Il meccanismo è fantasioso ma lineare: l'università A non ha risorse per bandire un posto, ma un suo ricercatore, o un professore associato, fa in modo di essere dichiarato idoneo a un concorso nell'Università B: torna a "casa", l'ateneo crea la nuova cattedra e il gioco è fatto.

Gioco semplice ma caro, soprattutto nel 2008, quando passerà l'ultimo (?) treno dei concorsi vecchio stile: la promozione ad associato costa a regime in media 20mila euro l'anno, e quella a ordinario almeno 30mila. Stimando (molto prudenzialmente) mille posti da ordinario e mille da associato messi a concorso, e quindi altrettanti passaggi di cartiera, l'extracosto è di almeno 50 milioni l'anno. All'inizio, perchè ai livelli più alti anche gli "scatti" sono più generosi. La Copertura? Un mistero. Le motivazioni? Evidenti.

A chiarirle basta quanto è successo dal 1999 al 2006. In sette anni e mezzo sono stati messi a concorso 13.232 posti da associato o da ordinario, e sono stati creati 26.004 idonei: nel 98,3% dei casi i concorsi hanno nominato idonei senza che l'ateneo avesse il posto per loro. E dove sono finiti questi professori "in potenza"? Quasi tutti nella stessa università dove insegnavano prima, ma con una stelletta in più. Un vero colpo di fortuna, capitato a tre neo-associati su quattro e addirittura al 90% di chi è arrivato al gradino di ordinario. Un colpo anche per i costi annui del personale, cresciuti di quasi 300 milioni solo per questa ragione.

L'idoneità multipla era stata introdotta una tantum nel '99 per superare un'emergenza. Ma lo strumento ha appassionato, e come spesso capita (ricordate l'esame di maturità sperimentale durato trent'anni?) è diventato regola. Trasformando molti atenei in catene di montaggio per gli idonei altrui: bandiscono il concorso, la commissione individua gli idonei, e loro non chiamano nessuno. Tra 2000 e 2005 è capitato 363 volte, denuncia (inascoltato) nei suoi rapporti annuali il Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario. E c'è chi si trasforma in un «idoneificio» per conto terzi: il 100% degli idonei nominati a Foggia è partito verso altri lidi, e così il 93% dei promossi a Salerno e l'88% di quelli che hanno gareggiato alla Telematica Guglielmo Marconi. Che poi è stata presa da una furia concorsuale: 60 idonei nominati negli ultimi due anni, mentre i docenti di ruolo rimangono solo due.

Come spesso capita con le norme travisate, il tutto ha un corollario paradossale. Per centrare i «requisiti minimi» per accedere all'offerta formativa, ogni corso di laurea dovrà entro due anni raggiungere un livello minimo di docenza, quattro professori di ruolo per ogni anno di corso. Il decreto che ha fissato i parametri ha introdotto una regola di apparente buon senso: i concorsi, è il ragionamento, dimostrano l'intenzione di incrementare la docenza, e quindi i posti banditi rientreranno nel calcolo dei requisiti. E gli «idoneifici» non avranno problemi a ottenere il bollino.

* FUORI CONTROLLO - Tra il 2000 e il 2005 le promozioni facili hanno aumentato di 300 milioni i costi annui del personale. Nuovi incrementi nel 2008. Bipartisan. In Parlamento tutti d'accordo nell'allungare la vita del «trucco». Conto terzi. A Foggia nessuno dei nominati ha proseguito la caniera nell'ateneo.

Gli studenti che protestano hanno in mente la scuola o la politica?


Gli scontri di Piazza Navona durante la manifestazione Anti Gelmini sono l'indice della politicizzazione della protesta. Fascisti contro comunisti come negli anno 70. A darsi reciprocamente le botte e ad attribuirsi le responsabilità di quanto accaduto. Il giornale La Repubblica non ha perso tempo a cercare di attribuire l'origine degli scontri a quelli di destra. In realtà le foto presentate sul sito Internet mostrano solo la confusione della zuffa. E ovviamente anche quel furbone di Beppe Grillo non ha perso tempo ad inzuppare il pane della polemica presentando un video di un presunto collaboratore della polizia infiltrato nel corteo,per creare disordini. Peccato che il presunto poliziotto nonfosse altro che un simpatizzante di destra anch'esso manifestante contro il decreto Gelmini.

giovedì 30 ottobre 2008

Il Vaticano: no ai preti gay

Il Vaticano esprime la sua contrarietà all'apertura ai preti gay. Questo per evitare il rischio che si ripetano scandali come quello dei preti pedofili. In tal sensoin un documento della santa sede intitolato “Orientamenti per l’utilizzo delle competenze psicologiche nell’ammissione e nella formazione dei candidati al sacerdozio”, si consiglia l'introduzione test psicologici per individuare coloro che hanno "tendenze omosessuali fortemente radicate" e gli eterossesuali incapaci di vivere la castità.

FONTE: REUTERS

Il reality show della scuola

C'è una cosa che reality show e suola hanno in comune: l'autoreferenzialità. I reality show sno fatti dai personaggi dello spettacolo, servomo a dare loro popolarità e a produrre altre trsmissioni televisive che parlano solamente di questo. Esiste un business della televisione che parla di se stessa. Ugualmente la scuola non è fondata sulle esigenze degli utenti ( gli alunni) ma su quelle di chi ci lavora. Quando senti parlare delle critiche contro la riforma Gelmini sembra che ci si preoccupi della qualità della scuola. In realtà si teme per il proprio posto di lavoro perchè la qualità della scuola già oggi è bassa. Basta dare un occhiata ai dati del rapporto Education at A Glance 2008 dell'OCSE. L’Italia non spende per studente in modo molto diverso dagli altri paesi sviluppati: 2.971 dollari (a parità di potere di acquisto) in Italia, contro la media Ocse di 3.072. Eppure siamo agli ultimi posti per performances in ambito scientifico degli alunni tra 6 e 15 anni ( rapporto PISA 2006, education at glance, grafico B7.2). La percentuale delle spese per personale in rapporto alla spesa corrente totale è superiore alla media dell'OCSE (80,4% in Italia contro 79,9; tabella b6.2b); questo nonostante nella scuola primaria e secondaria ci sia un rapporto di 1 insegnante ogni 10,7 alunni; mentre la media OCSE è di 16,2 e 13,2; ( tabella D2.2); gli nsegnanti italiani fanno anche meno ore di lezione ( 735 contro 812 della media OCSE nella scuola primaria; 601 contro 715 nella scuola secondaria; tabella D4.2)

LEGGI IL RAPPORTO EDUCATION AT A GLANCE 2008
LEGGI L'ARTICOLO DE LAVOCE. INFO

mercoledì 29 ottobre 2008

I mali dell'università./2 I privilegi economici dei baroni.

I professori italiani guadagnano in media più di quelli inglesi 48.300 dollari l’anno, contro la media di 46.000 dollari dell'Inghilterra. Ma ancora più inqietante è il paragone con gli Stati Uniti. Da noi un ordinario con 25 anni di servizio può raggiungere uno stipendio superiore a quello del 95% dei professori americani, indipendentemente dalle pubblicazioni scientifiche. Il rapporto dello stipendio tra ordinari e ricercatori è negli Stati Uniti di 1,5 a 1; in Italia è di 4,5 a 1: dunque i baroni si mangiano il grosso della torta e lasciano ai giovani ricercatori le briciole

domenica 26 ottobre 2008

I mali dell'università. Il business dei laureati precoci

Le università italiane più laureato producono più contributi si beccano. Da qui l'incremento espoenziali di coloro che si laureano in anticipo risprtto al piano di studi regolare: i «precoci» tra il 2006 e il 2007, stando alla banca dati del ministero dell'Università, sono cresciuti del 57% arrivando ad essere 11.874: pari al 6,83% del totale. Da qui la svalutazione del valore della laurea. Poi ci sono alcuni atenei che in questa operazione di fabbricazione dei titoli ein questa operazione non hanno alcun pudore: a Chieti sono usciti nel 2007 la bellezza di 5.718 studenti con laurea triennale. In maggioranza (53%) immatricolati, stando ai dati, nell'anno accademico 2005-2006 o dopo. Il che fa pensare che si siano laureati in due anni o addirittura in pochi mesi. Quanto all'ateneo di Siena, i precoci nel 2007 sono risultati 1.918 su un totale di 4.060 «triennali»: il 47,2%.
Per il resto rimando all'articolo di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo

sabato 25 ottobre 2008

Al Circo Massimo un Veltroni deludente


Al Circo Massimo Veltroni ha perso un occasione per proporsi come leader forte dell'opposizione e reale alternativa a Berlusconi. Ha puntato troppo ad attaccare l'avversario, offrendo scarsi spunti di alternativa di programma per il PD. Alcune volte è caduto anche in contraddizione ( prima criticava le misure del governo contro la crisi economica e poi ha elogiato quelle prese dall'Europa dimenticando che esse erano prese di concerto con i governi nazionali compreso quello di Roma). Rimane l'impressione di una guida del Partito Democratico incapace di trovare una linea di condotta coerente e autorevole, non oscillante tra la contestazione sterile e il buonismo di maniera quasi accomodante.

LEGGI IL DISCORSO INTEGRALE DI VELTRONI

La superpotenza americana in crisi. Gli scenari geopolitici

la crisi dei mutui potrebbe segnare la fine dello strapotere americano. Tre gli scenari possibili nel medio periodo : un alleanza Stati Uniti-Cina che veda legati il mercato americano e la capacità produttiva cinese, con Pechino che detiene una parte cospicua del debito degli States; un quadro allargato a Europa e Cina volto alla creazione di un nuovo concordato internazionale stile Bretton Wooods con cui riscrivere le regole dell'economia e della finanza; infine il terzo scenario, quello del disordine con l'incapacità di ristabilire gli equilibri geopolitici, Da qui lo scatentarsi di nuove guerre e crisi.

VEDI IL VIDEO DI ALBERTO DESIDERIO PER LA RIVISTA LIMES

venerdì 24 ottobre 2008

La privatizzazione delle università: verità o balla?

basta leggere gli articolo della 133/2008 per capre che la storia del governo che vuol privatizzare le università non è vera.

Articolo 16 comma 1:
In attuazione dell’articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell’autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e’ adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e’ approvata con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di adozione della delibera.

Articolo 16 Comma 4.
Le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e’ ammessa in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime.


Come si può notare la legge non obbliga ma da la facoltà alle università di diventare fondazioni. E stabilisce che esse non possono diventare enti commerciali ne redistribuire utili. Lo scopo è quello di fornire loro gli strumenti giuridici propri del diritto privato in modo da aggirare anche alcuni vincoli pubblicistici che coprono i baroni, consentendo una maggiore concorrenza tra le università e di diversificare la selezione di personale docente e dei ricercatori attingendo con più facilità anche a quelle professionalità formatesi al di fuori delle università

La tassa d'imbarco pro esuberi Alitalia

Il governo ha disposto l'aumento della tassa di imbarco per i passeggeri degli aerei portandola da 1 a 3 €. Il ministro del Welfare sacconi ha confermato il provvedimento annunciando che si tratta di un contributo di solidarietà di nei confronti dei lavoratori che perdono il posto di lavoro.

FONTE: ASCA

e i nodi pian piano cominciano a venire al pettine.....

mercoledì 22 ottobre 2008

Un bilancio della presidenza di George Bush

Segnalo a questo proposito questo interessantissimo topic di Andrea Gilli su epistemes
di cui condivido la valutazione finale : " Bush avrà anche saputo identificare la minaccia islamista. Di sicuro, però, non ha saputo affrontarla - visto che in Afghanistan i talebani sono sempre più forti. Bush avrà anche compiuto una rivoluzione nella politica estera americana, attraverso la dottrina Petraeus - però, non sembra che questa rivoluzione abbia raggiunto molti risultati.

In definitiva, quando Bush è salito al potere, gli Stati Uniti non avevano dei nemici significativamente minacciosi. Salito al potere è arrivata, per sua sfortuna, la minaccia islamista, che però, come i fatti afghani ci dimostrano, non è stata debellata. Nel frattempo, la sua politica estera ha portato molti Paesi ad opporsi più vigorosamente all’America. Non ha quindi sconfitto il nemico che voleva battere, e ha trasformato alcuni alleati in rivali e alcuni rivali in nemici. Non esattamente i risultati che ci si attende da un grande presidente."

I bambini stranieri, la Lega e l'ideologia delle professoresse

In Germania e in Francia esistono apposite classi progettate per consentire ai ragazzi di stranieri di imparare la lingua del posto: se un ragazzo che arriva dall'estero non conosce una parola della lingua del nuovo paese che lo ospita , dedicare appositi corsi intensivi che consentano di recuperare il gap. Adesso che in Italia questa idea la propone la Lega si grida al razzismo. Su questa linea si è mosso Gad Lerner in una puntata de L'infedele spalleggiato dalla clac degli insegnanti in studio: insegnanti che parlano per slogan, pensano in astratto come osserva Aldo Grasso in un suo efficace articolo per il Corriere. Questa è la mentalità di chi lavora nella scuola: ideologizzata!!!!

lunedì 20 ottobre 2008

Veltroni scarica Di Pietro. Una buona mossa


Finalmente Veltroni scarica Di Pietro comprendendo che lpex magistrato è solo un peso. meglio tardi che mai; di questa situazione doveva accorgersene già delle elezioni visto che in quell'occasione dai flussi di voto è emerso che Di Pietro prendeva i suoi elettori sopratutto dall'arra ex margherita e DS, mentre sottraeva pochissimi voti alla destra. Ma chissà quanti nel suo partito capuiranno che quella di Veltroni è la scelta giusta...