venerdì 28 settembre 2007

In Birmania il regime uccide. E all'ONU tutto tace.

decine di morti tra i i manifestanti caccia ai reporter occidentali per impedirli di raccontare ciò che stà accadendo ( un cronosta giapponese è stato ucciso), retate notturne della polizianei monesteri buddisti per punire i monaci che guidano da giorni la protesta. In Myanmar il governo più brutale e corrotto del pianeta resta in piedi grazie alla protezione della Cina (tienanmen insegna..) e l'Onu ovviamente il virtù del vedto di Pechino non può chr limitarsi ad improduttive dichiarazioni di condanna. Solo la protesta dell'opinione pubblica sembra poter scuotere la'patia delle cancellerie mondiali.

sabato 22 settembre 2007

Myanmar: la protesta dei monaci

Dall'inizio della settimana i monaci buddisti guidano a Yangon ( o Rangoon, capitale della Birmania )le dimostrazioni di dissenso cominciate il 19 agosto contro l'impennata dei prezzi di generi alimentari e carburanti. La protesta è rivolta anche contro il regime militare al potere dal 1962. Davanti alla casa del premio Nobel Aung San Suu Kyi i monaci sono sostati per circa quindici minuti, stando a quanto riferito da testimoni, e recitato una preghiera: "Possiamo noi essere completamente liberati da tutti i pericoli; possiamo noi essere completamente liberati da tutte le pene; possiamo noi essere completamente liberati dalla poverta'; possiamo noi avere la pace nel cuore e nella mente". Il premio Nobel per la pace, da quasi 12 anni e' agli arresti domiciliari per la sua opposizione al regime.

venerdì 21 settembre 2007

Beppe Grillo Vs la Casta

In questi giorni abbiamo visto reazioni sdegnate da parte dei politici al V-Day di Beppe Grillo e alla successiva idea di creare liste civiche con il marchio del comico genovese. Da destra a sinistra, da Casini a Bertinotti si è parlato di demagogia e di trionfo dell'antipolitica. Demagogia ce n'è stata di sicuro, ma alcune proposte rimangono valide: il no ai parlamentari condannati, il si al ritorno alla preferenza elettorale ad esempio. Ma dove i politici del “palazzo” mostrano di non capire il messaggio del V-Day è quando reagisce con arroganza parlando di antipolitica. La dimostrazione dell'antipolitica l'ha data sinora proprio la politica ufficiale con la sua litigiosità e con una inconcludenza di un teatrino che si ripete quotidianamente nei salotti dei vari Vespa, Mentana e compagnia cantante. Definire antipolitici quelle centinaia di migliaia di persone che sono scese in piazza esprimendo il loro desiderio di partecipazione e la loro richiesta di una politica diversa è l'inquietante dimostrazione di una casta arroccata nella difesa dei propri privilegi che non ha alcuna intenzione di cogliere i segnali che emergono dalla società civile.

lunedì 17 settembre 2007

A Torino i veri tifosi si riappropriano dello stadio

Al 35’ del primo tempo di Juventus-Udinese un tifoso bianconera ha lanciato un grosso petardo che ha spaventato gran parte del pubblico.
Gli altri sostenitori hanno subito indicato il colpevole che è stato portato via dagli steward tra gli applausi della maggior parte degli spettatori dell’Olimpico.
Un piccolo segnale. Forse ad indicare che siamo ad una svolta: la gente civile vuole riappropriarsi dello stadio e non accetta più che diventi proprietà di rorde barbariche di pseudo tifosi che non hanno alcuna intenzione di andare vedere una partita di calcio. speriamo che ciò che è accaduto a Torino venga imitato anche negli altri stadi.che devono tornare a essere frequentati dagli sportivi e non dai teppisti.

sabato 15 settembre 2007

per Il Vaticano tenere in vita un vegetale è rispettare la dignità di una persona

Per la Congregazione per la dottrina della fede un paziente in stato vegetativo anche permanente và sempre curato perchè rimane una persona che mantiene inalterata la sua dignità. è sempre difficile stabilire il confine tra un assitenza caritatevole e l'accanimento terapeutico ma l'interogativo che mi pongo è individuare dove sia la tutela della dignità di una persona nella somministrazione di acqua e cibo, anche per vie artificiali, con tubetti e tubicini vari. La mia sensazione è che siamo di fronte a disposizioni in cui entra in gioco più l'elemento giuridico e morale che la compassione verso che soffre. Gesù Cristo nel suo calvario, avrebbe accettato di veder prolungare all'infinito le sofferenze della croce in nome della difesa di un concetto come quello della dignità umana, che così come formulato dal santo Uffizio sembra tanto lontano quanto astratto?

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070801_risposte-usa_it.html

domenica 9 settembre 2007

Il V-day: a braccetto potenza di Internet e demagogia

il successo popolare v-day deve far riflettere chi si occupa di politica sulla potenza della rete. L'evento organizzato da Beppe Grillo è partito dal suo blog ed è stato promosso quasi esclusivamente su Internet tra l'indifferenza per non dire l'ostracismo degli altri sistemi mediatici. Emerge una volglia di partecipazione del'opinione pubblica che si lega a una crecente irritazione verso le forme più tradizionali di conduzione e gestione della politica. Sui contenuti proposti và registrata una alternanza tra questioni condivisibili, come quella del parlamento pulito off limits per chi ha subito una sentenza di condanna penale e proposte demagogiche come quella di un limite di due mandati per i parlamentari. Non si capisce perchè chi ha dimostrato competenza nella sua attività politica sul campo non possa più tutelare l'interesse generale proprio quando l'acquisita esperienza gli renderebbe più facile muoversi con profitto nel funzionamento delle isituzioni. E poi si presevera nel diffondere la menzogna della legge Biagi come origine del precariato: abbiamo già dimostrato in un precedente post l'insussistenza di questa accusa per cui rimandiamodirettamente ad esso. Il rischio di una deriva populistica esiste: ma se i politici di professione fanno ridere loro malgrado(o piangere a seconda dei punti vista) non deve sorprendere che la scena possa venire occupata da un comico.

lunedì 3 settembre 2007

A Loreto la Chiesa riproduce se stessa

A Loreto Benedetto XVI ha mostrato di aver ben appreso la lezione di Giovanni Paolo II su come conquistare i giovani: grande adunate festose, richiami a cambiare il mondo con l'impegno responsabilità e l'esibizione di qualche pecorella smarrita che si è redenta sulla via di Damasco: il tutto condito dal sottile piacere per i papa boys di sentirsi un elite di eletti e contemporaneamente di essere testimoni verso gli ultimi di una fede millenaria che salverà il mondo e darà ai suoi adepti il regno dei cieli.

Generalizzare sui Papa Boys sarebbe ingiusto e inutile: chi li ama considera loro la meglio gioventù, per chi li odia si tratta di una congrega di sfigati, presuntuosi snob con la puzza sotto il naso. Sia i detrattori che gli estimatori hanno in parte ragione e in parte torto: perché tra questi giovani ci sono persone fantastiche sinceramente convinte della loro fede e quotidianamente impegnate nel diffondere i valori del Vangelo. Ma esistono anche gli arrivisti arrampicatori sociali desiderosi di mettersi sotto la potente cerchia protettiva della Chiesa gerarchica per assicurarsi un futuro migliore grazie ai molteplici agganci e ai vantaggi che può garantire l'avere per amici preti, esponenti della società civile e politici dichiaratamente cattolici.

La chiesa "istituzione" è conscia di questa molteplicità di atteggiamenti che caratterizzano le nuove leve del cattolicesimo ma ha sempre badato alla quantità dei fedeli piuttosto che alla saldezza delle loro convinzioni: sia perchè la misericordia di Dio è sempre pronta ad accogliere anche i "duri di cuore" sia perchè i dubbi sulla fede serpeggiano anche tra la curia. Ma c'è un terzo ben più valido notivo: avere più cattolici possibili anche se scettici, purchè formalmente obbedienti, significa avere potere, creare i presupposti per la propria sopravvivenza. Tra quei giovani ci saranno molti esponenti della futura classe dirigente e chi avrà un ruolo più anonimo nella società potrà comunque sempre tornare utile come "soldato semplice" nell'esercito del Vaticano. Ad ogni incontro con i giovani la Chiesa cattolica predica il Regno dei cieli ma crea i presupposti per mantenere un posto in Paradiso sulla terra.

domenica 2 settembre 2007

LA COREA DEL NORD RINUNCIA AL NUCLEARE

La Corea del Nord ha accettato di fornire una lista completa di tutti i suoi programmi nucleari e di smantellarli entro la fine dell'anno. Lo ha dichiarato a Ginevra il capo dei negoziatori americani Christopher Hill al termine di due giorni di colloqui bilaterali con la controparte nordcoreana. Secondo Hill, i dettagli dell'intesa raggiunta oggi a Ginevra verranno discussi nel prossimo incontro a sei (Nord e Sud Corea, Usa, Giappone, Cina e Russia) previsto a Pechino a meta' settembre.

FONTE:ANSA