venerdì 28 settembre 2007

In Birmania il regime uccide. E all'ONU tutto tace.

decine di morti tra i i manifestanti caccia ai reporter occidentali per impedirli di raccontare ciò che stà accadendo ( un cronosta giapponese è stato ucciso), retate notturne della polizianei monesteri buddisti per punire i monaci che guidano da giorni la protesta. In Myanmar il governo più brutale e corrotto del pianeta resta in piedi grazie alla protezione della Cina (tienanmen insegna..) e l'Onu ovviamente il virtù del vedto di Pechino non può chr limitarsi ad improduttive dichiarazioni di condanna. Solo la protesta dell'opinione pubblica sembra poter scuotere la'patia delle cancellerie mondiali.

sabato 22 settembre 2007

Myanmar: la protesta dei monaci

Dall'inizio della settimana i monaci buddisti guidano a Yangon ( o Rangoon, capitale della Birmania )le dimostrazioni di dissenso cominciate il 19 agosto contro l'impennata dei prezzi di generi alimentari e carburanti. La protesta è rivolta anche contro il regime militare al potere dal 1962. Davanti alla casa del premio Nobel Aung San Suu Kyi i monaci sono sostati per circa quindici minuti, stando a quanto riferito da testimoni, e recitato una preghiera: "Possiamo noi essere completamente liberati da tutti i pericoli; possiamo noi essere completamente liberati da tutte le pene; possiamo noi essere completamente liberati dalla poverta'; possiamo noi avere la pace nel cuore e nella mente". Il premio Nobel per la pace, da quasi 12 anni e' agli arresti domiciliari per la sua opposizione al regime.

venerdì 21 settembre 2007

Beppe Grillo Vs la Casta

In questi giorni abbiamo visto reazioni sdegnate da parte dei politici al V-Day di Beppe Grillo e alla successiva idea di creare liste civiche con il marchio del comico genovese. Da destra a sinistra, da Casini a Bertinotti si è parlato di demagogia e di trionfo dell'antipolitica. Demagogia ce n'è stata di sicuro, ma alcune proposte rimangono valide: il no ai parlamentari condannati, il si al ritorno alla preferenza elettorale ad esempio. Ma dove i politici del “palazzo” mostrano di non capire il messaggio del V-Day è quando reagisce con arroganza parlando di antipolitica. La dimostrazione dell'antipolitica l'ha data sinora proprio la politica ufficiale con la sua litigiosità e con una inconcludenza di un teatrino che si ripete quotidianamente nei salotti dei vari Vespa, Mentana e compagnia cantante. Definire antipolitici quelle centinaia di migliaia di persone che sono scese in piazza esprimendo il loro desiderio di partecipazione e la loro richiesta di una politica diversa è l'inquietante dimostrazione di una casta arroccata nella difesa dei propri privilegi che non ha alcuna intenzione di cogliere i segnali che emergono dalla società civile.

lunedì 17 settembre 2007

A Torino i veri tifosi si riappropriano dello stadio

Al 35’ del primo tempo di Juventus-Udinese un tifoso bianconera ha lanciato un grosso petardo che ha spaventato gran parte del pubblico.
Gli altri sostenitori hanno subito indicato il colpevole che è stato portato via dagli steward tra gli applausi della maggior parte degli spettatori dell’Olimpico.
Un piccolo segnale. Forse ad indicare che siamo ad una svolta: la gente civile vuole riappropriarsi dello stadio e non accetta più che diventi proprietà di rorde barbariche di pseudo tifosi che non hanno alcuna intenzione di andare vedere una partita di calcio. speriamo che ciò che è accaduto a Torino venga imitato anche negli altri stadi.che devono tornare a essere frequentati dagli sportivi e non dai teppisti.

sabato 15 settembre 2007

per Il Vaticano tenere in vita un vegetale è rispettare la dignità di una persona

Per la Congregazione per la dottrina della fede un paziente in stato vegetativo anche permanente và sempre curato perchè rimane una persona che mantiene inalterata la sua dignità. è sempre difficile stabilire il confine tra un assitenza caritatevole e l'accanimento terapeutico ma l'interogativo che mi pongo è individuare dove sia la tutela della dignità di una persona nella somministrazione di acqua e cibo, anche per vie artificiali, con tubetti e tubicini vari. La mia sensazione è che siamo di fronte a disposizioni in cui entra in gioco più l'elemento giuridico e morale che la compassione verso che soffre. Gesù Cristo nel suo calvario, avrebbe accettato di veder prolungare all'infinito le sofferenze della croce in nome della difesa di un concetto come quello della dignità umana, che così come formulato dal santo Uffizio sembra tanto lontano quanto astratto?

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070801_risposte-usa_it.html

domenica 9 settembre 2007

Il V-day: a braccetto potenza di Internet e demagogia

il successo popolare v-day deve far riflettere chi si occupa di politica sulla potenza della rete. L'evento organizzato da Beppe Grillo è partito dal suo blog ed è stato promosso quasi esclusivamente su Internet tra l'indifferenza per non dire l'ostracismo degli altri sistemi mediatici. Emerge una volglia di partecipazione del'opinione pubblica che si lega a una crecente irritazione verso le forme più tradizionali di conduzione e gestione della politica. Sui contenuti proposti và registrata una alternanza tra questioni condivisibili, come quella del parlamento pulito off limits per chi ha subito una sentenza di condanna penale e proposte demagogiche come quella di un limite di due mandati per i parlamentari. Non si capisce perchè chi ha dimostrato competenza nella sua attività politica sul campo non possa più tutelare l'interesse generale proprio quando l'acquisita esperienza gli renderebbe più facile muoversi con profitto nel funzionamento delle isituzioni. E poi si presevera nel diffondere la menzogna della legge Biagi come origine del precariato: abbiamo già dimostrato in un precedente post l'insussistenza di questa accusa per cui rimandiamodirettamente ad esso. Il rischio di una deriva populistica esiste: ma se i politici di professione fanno ridere loro malgrado(o piangere a seconda dei punti vista) non deve sorprendere che la scena possa venire occupata da un comico.

lunedì 3 settembre 2007

A Loreto la Chiesa riproduce se stessa

A Loreto Benedetto XVI ha mostrato di aver ben appreso la lezione di Giovanni Paolo II su come conquistare i giovani: grande adunate festose, richiami a cambiare il mondo con l'impegno responsabilità e l'esibizione di qualche pecorella smarrita che si è redenta sulla via di Damasco: il tutto condito dal sottile piacere per i papa boys di sentirsi un elite di eletti e contemporaneamente di essere testimoni verso gli ultimi di una fede millenaria che salverà il mondo e darà ai suoi adepti il regno dei cieli.

Generalizzare sui Papa Boys sarebbe ingiusto e inutile: chi li ama considera loro la meglio gioventù, per chi li odia si tratta di una congrega di sfigati, presuntuosi snob con la puzza sotto il naso. Sia i detrattori che gli estimatori hanno in parte ragione e in parte torto: perché tra questi giovani ci sono persone fantastiche sinceramente convinte della loro fede e quotidianamente impegnate nel diffondere i valori del Vangelo. Ma esistono anche gli arrivisti arrampicatori sociali desiderosi di mettersi sotto la potente cerchia protettiva della Chiesa gerarchica per assicurarsi un futuro migliore grazie ai molteplici agganci e ai vantaggi che può garantire l'avere per amici preti, esponenti della società civile e politici dichiaratamente cattolici.

La chiesa "istituzione" è conscia di questa molteplicità di atteggiamenti che caratterizzano le nuove leve del cattolicesimo ma ha sempre badato alla quantità dei fedeli piuttosto che alla saldezza delle loro convinzioni: sia perchè la misericordia di Dio è sempre pronta ad accogliere anche i "duri di cuore" sia perchè i dubbi sulla fede serpeggiano anche tra la curia. Ma c'è un terzo ben più valido notivo: avere più cattolici possibili anche se scettici, purchè formalmente obbedienti, significa avere potere, creare i presupposti per la propria sopravvivenza. Tra quei giovani ci saranno molti esponenti della futura classe dirigente e chi avrà un ruolo più anonimo nella società potrà comunque sempre tornare utile come "soldato semplice" nell'esercito del Vaticano. Ad ogni incontro con i giovani la Chiesa cattolica predica il Regno dei cieli ma crea i presupposti per mantenere un posto in Paradiso sulla terra.

domenica 2 settembre 2007

LA COREA DEL NORD RINUNCIA AL NUCLEARE

La Corea del Nord ha accettato di fornire una lista completa di tutti i suoi programmi nucleari e di smantellarli entro la fine dell'anno. Lo ha dichiarato a Ginevra il capo dei negoziatori americani Christopher Hill al termine di due giorni di colloqui bilaterali con la controparte nordcoreana. Secondo Hill, i dettagli dell'intesa raggiunta oggi a Ginevra verranno discussi nel prossimo incontro a sei (Nord e Sud Corea, Usa, Giappone, Cina e Russia) previsto a Pechino a meta' settembre.

FONTE:ANSA

martedì 28 agosto 2007

SVIMEZ: le difficoltà dei giovani laureati meridionali

Spesso al Sud la laurea non basta per trovare lavoro. A 3 anni dal titolo di studio, 1/4 dei laureati trova lavoro grazie alle conoscenze. Il 40% dei laureati meridionali che a 3 anni dal conseguimento del titolo di studio lavora, e' stato costretto a emigrare al Nord. sono i risultati di un'indagine condotta dall'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, su 55 mila laureati residenti al Sud al momento dell'iscrizione all'Universita' ne lavoravano dopo 3 anni 34.500. Ma se 20.700 ha trovato impiego nelle regioni di appartenenza sono circa 13.800 quelli che invece lavorano nelle regioni del Nord. Risultati allarmanti ma non sorpendenti: Il mezzogiorno non dà alcuna speranza di futuro ai suoi giovani: o hai una raccomandazione oppure vai al Nord. anzi alternative ce ne sono due: fare il manovale in nero o cercare protezione presso una famiggglllia mafiosa e diventare amico degli amici ....

FONTE: STORIA E POLITICA

Omicidio Poggi: le gemelle K aspiranti veline. E chi se ne frega......

ancora una volta voglio concentrarmi sul modo con cui i mass media stanno affrontando l'omicidio della povera Chiara Poggi. leggo che le gemelle Cappa ( quelle del fotomontaggio),gergalmente ribatezzate gemelle K, ( come la K di Kossiga degli anni 70? o la K delle Okkupazioni a scuola?) volevano diventare veline. E chi se ne frega.... . E allora dico io qual'è la notizia? é forse questo un indizio di colpevolezza? tutte le ragazze che vogliono diventare veline, nella speranza di sfondare nel mondo dello spettacolo ( chiamale sceme!!!!) devono essere considerate potenziali assassine? Non se le gemelle siano veramente le colpevoli ma quale connesione questo dettaglio della loro vita abbia con la morte di Chiara mi sfugge.... Eppure anche sui blog ci si sbizzarrisce nelle più svariate interpretazioni di cosa questo significasse dal punto di vista della ricostruzione della personalità delle Cappa , (pardon K). Mah.. siamo nellera del velinume, sommersi di letterine, schedine, meteorine, pupettine, gnoccoline fidanzate ad attori, calciatori , presentatori( ma mai a pastori della Barbagia, o a pescatori di Mazara???) e ci soprendiamo che due ragazzine mediamente bellocce cerchino di diventare veline?

lunedì 27 agosto 2007

Chiara Poggi: la tragedia si tramuta in show

Noi italiani dagli americani sappiamo prendere solo il peggio:a questa regola non poteva sfuggire anche il fare informazione. Ed ecco che negli ultimi anni la corsa alla spettacolarizzazione nel fornire le notizie ha subito una progressiva escalation con punte imbarazzanti raggiunte nella cronaca nera: Mentana e Vespa fanno a gara a propinarci in tutte le salse i vari Cogne, Rignano Flaminio, Erba con gli ultimi colpi di scena, le interviste eclusive alla Franzoni, ad Azouz o i confronti (all'americana o all'amatriciana? ) tra i genitori dei bambini presunti oggetto di abusi e i parenti delle maestre oggetto di indagine. Ultimo atto di questa tragicomedia dell'informazione nostrana è il modo con cui giornali e TV stanno prssntando l'omocidio della studentessa di Garlasco: ecco dunque i reporter d'assalto avventarsi sul fidanzato della vittima nonchè unico indagato facendogli la solita domanda banalotta sul come si sentisse o cosa provasse; oppure , novelli Sherlock, congetturare sul significato da dare al fotomontaggio fatto dalle cugine , possibile indizio secondo questi Maigret de noantri, di colpevolezza delle stesse. ma poichè al peggio non c'è mai fine per mettere un pò di pepe al racconto si deve assistere alle più disparate illazioni sulla povera Chiara : avrà avuto qualche ombra? ci sarà stato qualche amante segreto? In mezzo a questa confusione una parola di ragionevolezza è giunto proprio dal padre di Chiara Poggi: "I giornalisti hanno dimenticato la differenza tra la tragedia e il gossip". Purtroppo io credo che questa la differenza i giornalisti ce l'abbiano bene in mente. Semplicemente però non intendono prenderla in considerazione. Ed ecco che con la spettacolarizzazione della tragedia, con il morboso tentativo di vivisezionarla in ogni minimo aspetto che posa essere presentato come notizia paradosaalmente sono proprio gli utenti finali a perdere il senso del tragico, dell'incommensurabilità del dolore che non può avere consolazione. Mi unisco al suo lutto sig. Poggi ma putroppo temo che nella loro passività, molti lettori e i telespettatori vedano nel racconto della vicenda inerente alla scomparsa della sua figliola solo l'nnesimo show da seguire sorseggiando una bibita o gustando un gelato.

domenica 26 agosto 2007

Pegah: lesbica e dunque criminale (per l'Iran)

Pegah Emambakhsh è una donna iraniana di quaranta anni che ha commesso un crimine che nel suo paese è punito con la lapidazione: quello di essere lesbica. Pegah Emambakhsh ha cercato rifugio nel Regno Unito nel 2005, dopo che la sau parttner è stata condannata in patria alla lipidazione (non è chiaro, ad ogni buon conto, se la sentenza è stata eseguita o lo sarà in futuro) e dopo che lei a sua volta è stata sottoposta all'arresto, alla tortura e alla condanna a morte per lapidazione della sua partner sessuale . Ma uno dei paesi che si vanta di essere culla del diritto e della civiltà incredibilmenter ha respinto la sua domanda di asilo : secondo i genialoidi inglesi doveva fornire le prove della sua omosessualità. che faceva accludeva alla domanda un filmino porno sulle sue prestazioni nell'intimità ? Magari così i solerti controllori si eccitavano pure..... Stà di fatto che se Pegah torna in Iran sarà sicuramente incarcerata e forse rischierà la lapidazione. Bisogna salvarla e non accettare che l'inclinazione sessuale indivudale posa ancora oggi essere oggetto non solo di discriminazione ma ddirittura considerato iun crimene. Sono dunque d'accordo con chi propone di accogliere Pegah in Italia. Salvare Pegah è un'imperativo morale.

sabato 25 agosto 2007

Madre Teresa e il buio della fede

madre teresaMadre teresa è stato una delle persone che ha illuminato il XX° secolo con il suo servizio per gli ultimi, per i reietti della terra, per i lebrrosi. E nonostante i mass media dedichino sempre troppo poco spazio alla sua opera troppo intenti a informarci sugli scandeletti della starlette o del Corona di turno e a celebrare caramelossamente la principessa del sorriso e del gossip Lady Diana, Madre teresa rimane un punto di riferimento per chi aspira a vedere un mondo diverso in cui la solidarietà e l'attenzione all'uomo rubino spazio all'ossessione per il denaro. un libro di prossima uscita, "Mother Teresa: Come be my light" ("Madre Teresa: vieni e sii la mia luce"), pubblicherà le sue lettere inedite e ce la farà sentire più vicina a noi miserabili esserini sempre presi dalle cose più inutili e del culto di noi stessi.Perchè anche lei è stata colta dal dubbio, dallo sconforto, dalla sensazione dell'assenza di Dio. "Gesù ha un amore molto speciale per voi. Mentre per me il silenzio e il vuoto sono così grandi che guardo e non vedo, ascolto ma non sento", ha scritto la religiosa in una lettera al reverendo Michael van der Peet nel settembre del 1979. "Sono giunta ad amare il buio poiché credo adesso che sia parte, una piccolissima parte, del buio e della sofferenza di Gesù sulla terra... Oggi sento davvero una gioia profonda che Gesù non possa soffrire più oltre la sua agonia, ma che voglia soffrirla attraverso di me". Se anche madre teresa ha conosciuto il buio, forse anche per ciasuno di noi c'è la speranza di andare incontro ad una luce

giovedì 23 agosto 2007

OMS: mondo a rischio epidemie e gli stati non collaborano

Mai come negli ultimi decenni il mondo ha registrato cosi' tante nuove malattie: a denunciarlo e' l'Organizzazione mondiale della Sanita'. Secondo l'ultimo rapporto annuale dell'Oms, negli ultimi decenni nuove affezioni sono emerse al ritmo di una all'anno. Nel mondo 'globalizzato', poi, queste nuove patologie attraversano le frontiere e si propagano rapidamente come mai in passato. Tra i nuovi agenti patogeni identificati dal 1967, l'Hiv, la Sars e le febbri emorragiche di Ebola e Marburg.

Per questo, l'Oms ritiene necessaria una migliore cooperazione internazionale. "C'e' ancora una certa ritrosia a condividere le informazioni sensibili, riguardanti ad esempio la frequenza di un virus o l'identificazione di problematiche acute in aree circoscritte, perche' si temono ripercussioni economiche sul turismo o sulla commercializzazione degli alimenti" e' il commento di Roberto Bertollini, Direttore del programma Ambiente e Salute dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'.

fonte:ansa

mercoledì 22 agosto 2007

Myanmar. continua la repressione del dissenso

La giunta militare al potere in Myanmar (ex Birmania) ha annunciato di aver arrestato 13 leader del movimento di dissidenti. Motivo degli arresti : aver “minato la stabilita’ e la sicurezza della nazione” partecipando domenica a una manifestazione contro l’aumento dei prezzi del carburante. Oggi una cinquantina di militanti per la democrazia ha nuovamente sfidato la giunta militare scendendo in piazza a Yangon per chiedere la liberazione dei dissidenti.

Dopo 30 anni di dittatura militare, nel 1990, il partito al governo (NUP) aveva permesso libere elezioni, ma poiché vinse il partito (NDL) rappresentato da Aung San Suu Kyi, nell’ottobre dello stesso anno i reparti dell’esercito fecero un’incursione presso la sede NDL arrestando tutti i componenti.

L’area più colpita dalle dimostrazioni di violenza dei militari è quella sud-orientale (o Tenasserim); di conseguenza ogni anno migliaia di esuli si muovono verso il confine con la Thailandia, dove sono stati istituiti dei campi profughi.


fonte:ANSA

martedì 21 agosto 2007

Michela Vittoria Brambilla e il partito del Cavaliere

il nuovo logo del partito della libertà
si signori" Michela Vittoria Brambilla, la pulzella del Cavaliere, fà il grande passo verso la costituzione del partito delle libertà: stando al sito Ue per l'armonizzazione del mercato interno la Brambilla è gia' titolare del nome e del simbolo 'Partito delle Liberta''. La data del deposito del marchio e' il 6 agosto 2007, ma la domanda e' stata depositata per prima in Italia il 31 luglio. Berlusconi ha deciso di farlo stò partito unico, ma ha avvertito Fini e Casini?

http://francescopaolocannito.blogspot.com/2007/08/pdl-sara-vera-gloria.html

lunedì 20 agosto 2007

ISTAT: falsa l'equazione legge Biagi precariato

Caruso aveva definito Marco Biagi un assassino dei precari. Beppe Grillo considera la legge che porta il nome del giuslavorista assassinato dalle brigate rosse all'origine della degenerante sviluppo delle forme di lavoro prevario e malpagato. Affermazioni discutibili, che sembrano ulteriormente messe in crisi dall'uscita dei dati ISTAT sul lavoro relativi al primo trimestre del 2007. More...

La cosiddetta legge Biagi, anche se riflette solo parzialmente quanto indicato nel suo libro bianco, è stata promulgata nel febbraio del 2003, ma è entrata in vigore solo verso la fine dello stesso anno. Nel quarto trimestre del 2003 erano circa 2 milioni i lavoratori dipendenti a tempo determinato, un numero che è cresciuto costantemente dopo l'applicazione della legge fino alla fine del 2006, quando l'Istat registrava 2,3 milioni di contratti a termine.

Ma gli ultimi dati forniti dall'istituto, quelli del primo trimestre 2007, segnano invece un calo di questo tipo di contratto, che interessa attualmente 2,1 milioni di persone, cioè il 5% in più rispetto all'entrata in vigore della legge. È un incremento che non si discosta molto da quello che hanno avuto i contratti a tempo indeterminato, che da fine 2003 a inizio 2007 sono saliti del 3,5%. Gli aumenti percentuali non si discostano molto rispetto al triennio precedente, dal 2000 al 2003, in cui l'offerta di lavoro era più elevata: il numero dei dipendenti impiegati stabilmente era salito del 9,2%, contro l'incremento dell'11,1% di quelli a termine. In sostanza, i contratti a tempo determinato non sembrano aver subito una grossa propulsione dalla legge Biagi.

FONTE: STORIA E POLITICA

Tesoriere Ds: reintrodurre finanziamento pubblico ai partiti

il tesoriere dei DS, Ugo Sposetti, intervistato dal Giornale viene lanciato all'avansacoperta dalla partitocrozia: " Basta demagogia, facciamo sul serio" bisogna lanciare una «battaglia democratica per reintrodurre il finanziamento pubblico ai partiti».
Reazioni indignate da tutto l'asse politico, ma per me è tutto un gioco delle parti. Anzitutto perchè il finanziamento è stato reintrodotto sotto forma di rimborsi elettorali, in secondo luogo perchè i modi alternativi per beccarsi soldi pubblici i partiti li hanno trovati già da tempo. Se però riescono a prendersi ancora più sicuramente non faranno gli schizzinosi. Sposetti è solo un puparo; ma anche chi si straccia le vesti oggi non vede l'ora di becarsi più soldi.

fonte: CORRIERE

THAILANDIA: APPROVATA NUOVA COSTITUZIONE

Approvata in Thailandia la nuova Costituzione messa a punto dalla giunta militare al potere dal colpo di stato dello scorso settembre. Il via libera e’ arrivato dal primo referendum nella storia del Paese asiatico. Secondo dati ancora parziali elaborati sull’87% delle schede, i si’ hanno raggiunto oltre il 58%, mentre i no si sarebbero fermati a poco piu’ del 41. L’affluenza e’ stata del 55%.

La Costituzione - la 17esima del paese - è stata redatta da 100 esperti selezionati dalla giunta militare che ha assunto il potere il 19 settembre scorso dopo aver defenestrato l’ex primo ministro Thaksin Shinawatra, accusato tre le altre cose di aver abusato la Carta precedente accentrando il potere. Tra gli esperti, l’opinione prevalente è che la nuova Costituzione miri a limitare il potere dei politici e aumentare quello dei burocratici e dei militari.
Molto negativi sono stati i commenti riguardo le nuove regole che vedono 76 dei 150 senatori eletti da un pannello di giudici, burocrati e gruppi di organizzazioni civili.
Un altro cambiamento poco apprezzato riguarda la riduzione del parlamento da 500 a 480 membri.
Divisi sono stati i commenti per quanto riguarda il limite di due legislature posto per il primo ministro, mentre generalmente positive sono state le opinioni riguardo le regole che impongono al nuovo premier e alla sua famiglia di non avere interessi in compagnie private e che chiamano tutti i legislatori a rivelare il proprio patrimonio.
La nuova Costituzione rende inoltre molto più facile mettere il primo ministro o gli altri ministri in stato di accusa per infrazioni ‘etiche’.
La partecipazione popolare è stata garantita con l’articolo che richiede 100mila firme per promuovere emendamenti costituzionali e 10mila per promuovere leggi ordinarie.
Altro punto importante - e che ha diviso - è La decisione di non eleggere il buddhismo a religione di Stato, una richiesta avanzata da una parte dell’establishment religioso del paese. La società civile, che ha criticato la giunta per non aver permesso una maggiore partecipazione popolare durante la redazione del documento, ha invece applaudito l’articolo 30 che invoca la parità di diritti tra uomini, donne, gay e transessuali.

domenica 19 agosto 2007

UNIONCAMERE: CON MENO TASSE AZIENDE ASSUMONO

Una riduzione delle tasse e del costo del lavoro indurrebbe ad assumere nuovo personale il 9,3% delle imprese che non prevedono di farlo. Il dato emerge da una ricerca di Unioncamere e del ministero del Lavoro su un campione di oltre 100.000 imprese. Quelle che ritengono di non essere in grado di fare assunzioni sono scese al 64%, rispetto al 68% di un anno fa. Tra queste sono aumentate quelle che non lo fanno a causa della situazione congiunturale (42,9% contro il 39,3% nel 2006).

fonte:ANSA

AGENZIE DI RATING E MUTUI USA ...... CHE CANTONATA

credo sia utile a proposito del fallimento delle agenzie di rating nella valutazione dei titoli collegati alla cartolarizzazione dei mutui Usa vedere cosa ne scrive Mario Seminerio su epistemes.....

http://epistemes.org/2007/08/17/good-morning-moodys/#more-371

Chris Mahoney, vicepresidente di Moody’s ha dichiarato, nel corso di una conferenza telefonica, di temere un default di fondi hedge di portata comparabile a quello che nel 1998 colpì Long Term Capital Management, “il fondo dei Nobel”, costringendo le banche centrali, sotto il coordinamento della Fed, ad intervenire con una serie di tagli ai tassi d’interesse. L’incapacità del mercato a prezzare gli asset rischiosi si tradurrebbe in una disordinata liquidazione delle posizioni, sotto la pressione delle richieste di rimborso da parte dei clienti, ed innescando l’evaporazione della liquidità di mercato, reso improvvisamente cieco nel quantificare la reale entità delle perdite subite dagli intermediari. More...

E’ lo scenario che stiamo vivendo in questi giorni, in effetti. Peccato che Moody’s (e le altre due grandi agenzie di rating, Standard&Poors e Fitch) sia la stessa agenzia che, fino a luglio, non aveva ritenuto di dover procedere a tagli di rating (cioè di merito di credito) anche di fronte al fatto compiuto, quando cioè alcuni titoli aventi come sottostante gli ormai famigerati mutui subprime quotavano intorno ai 50 centesimi per ogni dollaro di valore nominale originario.

Oggi siamo al paradosso di un’agenzia di rating che esprime timori “qualitativi” ed astratti (più simili alle chiacchiere da salotto, ad essere sinceri) circa la solvibilità di quegli stessi hedge fund che, in larga misura, stanno soffrendo anche a causa dell’affidamento posto su rating dimostratisi privi di valore. Le azioni di Moody’s, da inizio anno, hanno perso circa il 35 per cento del proprio valore, a causa delle turbolenze sul credito e dal crescente danno reputazionale, ed hanno subito un ulteriore colpo dall’iniziativa del Commissario Ue ai Servizi Finanziari, Charlie McCreevy, di aprire un’inchiesta su ruolo e funzionalità delle agenzie di rating in termini di valutazione del management, gestione dei conflitti di interesse e risorse utilizzate dalle agenzie medesime per formulare le proprie valutazioni di affidabilità creditizia.

Iniziativa colta al volo dal presidente Francese Sarkozy, che ha scritto al Cancelliere Merkel per porre il tema del ruolo e dell’affidabilità delle agenzie di rating tra i principali temi in agenda ai prossimi vertici internazionali. Difficile non pensare che il “direttorio” franco-tedesco tenterà di mettere a segno un nuovo colpo, magari sponsorizzando la creazione di un ente pubblico europeo di valutazione del rating, finanziato dalla Ue. Una risposta sbagliata ad un problema reale.

Mettere sotto inchiesta comunitaria alcune aziende private che hanno venduto i propri servizi, in regime di libera contrattazione, ad acquirenti rappresentati da altre aziende è un non-senso. Se le valutazioni delle agenzie si sono dimostrate sbagliate dovrebbe essere il mercato, e non Bruxelles, a sanzionare. A meno di non trovarsi di fronte ad un insuperabile caso di “fallimento del mercato” (causato dalla asimmetria informativa tra debitori ed agenzie di rating, più che dal conflitto d’interessi di queste ultime), invocato per permettere a Sarkozy e ad altri governi europei di “farsi in casa” l’agenzia di rating, che esprimerebbe valutazioni non solo e non tanto sul merito di credito dei privati, quanto dei governi.

Il conflitto di interessi alla base del fallimento del mercato, scacciato dalla porta, rientrerebbe dalla finestra, e sarebbe di dimensioni e problematicità ben maggiore, sanzionando il fallimento anche della “guida” pubblica nel processo di valutazione del merito di credito. Non abbiamo risposte: crediamo che la crisi attuale rappresenti un momento di discontinuità nella storia del rating e dei soggetti che lo certificano, e osserviamo con interesse il percorso evolutivo di questa crisi “istituzionale”. Nel frattempo, tuttavia, mentre noi siamo socraticamente privi di risposte, il governo italiano resta desolatamente afasico e privo di domande, anche di fronte all’attivismo del presidente francese. Qualcuno ne dubitava?

sabato 18 agosto 2007

IRAQ: CASA BIANCA PREPARA PIANO RIDUZIONE TRUPPE

La Casa Bianca intende utilizzare l'atteso rapporto di meta' settembre sulla situazione in Iraq per delineare una graduale riduzione delle truppe sul terreno a partire dall'anno prossimo. Lo scrive oggi il 'New York Times', citando fonti militari e dell'amministrazione statunitense.

Il rapporto, basato sulle valutazioni del comandante militare in Iraq, generale David Petraeus, dovra' descrivere i risultati ottenuti con il 'surge', l'invio di 130mila nuovi soldati in Iraq deciso in gennaio. A quanto si legge, la Casa Bianca punta a servirsene per contrastare la pressione dell'opinione pubblica per un rapido ritiro, mantenendo nel Paese arabo una presenza militare fino alla fine della presidenza Bush.

Il rapporto, dunque, riferira' che il 'surge' ha avuto successo nell'aumentare la sicurezza in Iraq, con meno omicidi settari e attentati, ponendo le basi per una nuova strategia con una riduzione delle truppe nella prima meta' dell'anno prossimo. Tuttavia verra' ribadito che, in nome dei vitali interessi americani nella regione, sara' ancora necessaria una presenza prolungata nel Paese arabo e che ogni rapido ritiro sarebbe catastrofico. L'accenno alla "nuova strategia" servira' soprattutto a rassicurare i parlamentari repubblicani che appaiono sempre piu' critici sull'andamento della guerra.

Al momento, nota il 'New York Times', non e' chiaro di quanto l'amministrazione Bush voglia ridurre la presenza militare in Iraq. Fonti ben informate affermano che il presidente decidera' solo dopo che Petraus avra' completato il suo rapporto, presentando varie possibilita'. Tuttavia la strategia del surge non potra' che finire in primavera se Bush vorra' mantenere la promessa di limitare a 15 mesi le missioni in Iraq, con un anno di pausa in patria. In base a questi parametri, secondo il numero due militare in Iraq, generale Raymond Odierno, e' probabile che le cinque brigate aggiunte quest'anno cominceranno a partire una ad una fra aprile e agosto.

La questione centrale e' fino a che punto i soldati americani potranno lasciare i compiti di mantenimento di sicurezza, dedicandosi invece all'addestramento e al sostegno delle truppe irachene. Secondo le fonti, alcune truppe americane potrebbero venir ritirate dal Kurdistan e dalla provincia di Anbar, ora piu' stabile, per essere indirizzate verso regioni piu' turbolente o compiti di addestramento. La presenza americana rimarrebbe invece forte a Baghdad e nelle aree limitrofe.



fonte. adn kronos

mutui usa e crisi mondiale

fonte

La migliore supposizione è che ci sia una perdita di 100 miliardi di $ di valore di per i mutui sbprime, da mutuatari poco degni di credito, principalmente negli Stati Uniti.

Quindi perché solo giovedì si sono persi gia oltre 300 miliardi di dollari nelle borse?

anzitutto ci sono le banche fra coloro che hanno perso per i mutui subprime (o ci sono persone a cui loro hanno fatto prestiti), e le banche sono collocate sulle borse. quindi effetto subprime si moltiplica alla caduta dei titoli delle banche coinvolte nei subprime
Quindi le banche possono valere meno di quanto noi pensavamo l'anno scorso.
a creare incertezza nei mercati si aggiunge al problema che noi non sappiamo quali banche hanno leperdite legate ai subprime e anche le banche stesse non possono essere sicure di quanto ammonti la loro perdita.More...
Ma il secondo ed il più importante problema per azioni non sono causate da banche, ma da hedge-funds
Essi hanno preso in prestito soldi per investire
Ma ai loro prestiti i prestatori pongono come condizione che il debito degli hedge non deve salire al di sopra di una certa proporzione del fondo totale.

Sarebbe come la nostra banca ci dice che la nostra ipoteca non può spingersi oltre un tot precentuale del valore della nostra casa
Ora cosa accadrebbe se il valore della nostra casa crollasse?
dovremmo trovare un po' di soldi cash per ripagare parte dell'ipoteca e asscurarci ancora che non superi la percentuale prevista rispetto al nuovo valore più basso della casa.
Hedge funds si sono trovati in questa situazione imbarazzante: essi hanno subito perdite che hanno provocano il bisogno di rimborsare soldi per prevenire una inadempienze nelle condizioni con cui hanno assunto i loro prestiti
Un modo che gli hedge hanno per trovare contanti è vendere azioni.
Ciò non significa che gli hedge fund siano insolventi - essi hanno bisogno di soldi, ed il modo più facile di trovarlo è vendere azioni, ma ciò spinge verso il basso i prezzi.
Ciò potrebbe aver prodotto nel mercato un circolo vizioso fatto di prezzi che precipitano, richiesta di contanti e prezzi che ulteriormente cadono.
Se questa fosse l'unica spiegazione della crisi dei titoli, probabilmente si potrebbe pensare che è un buon momento per comprarli.
ma cis ono altre ragioni che sono alla base della crisi dei titoli azionari
La terza ragione è che nei paesi anglosassoni ogni tipo di banche sono stati colpiti dal fallimento del mercato dei subprime : banche che hanno difficoltà a vendere i loro mutuie i mutuatari tra aziende che stanno usando il debito per finanziare acquisizioni che hanno aiutato sostenere le borsa, e che se ora vanno in fumo avranno effeti sugli indici dei mercati stessi
Quarta ragione: lo stringere delle condizioni di credito nel mercato edilizio degli Stati Uniti e non solo può avere effetti economici che deprimono gli utili aziendali.

Il mondo romane molto dipendente dalla spesa per consumi degli Stati Uniti.

Se quella diminuisce, mentre il mercato di edilizio le le borse scendono, le aziende sono nei guai, in tutto il mondo.

Spiega perché i titoli delle società di estrazione sono state fra i maggiori ribassi - se l'economia mondiale rallenta, noi non avremo bisogno di molto della roba che loro estraggono dal terreno

La fine del ciclo

Più notevolmente, gli utili aziendali sono ad un livello alto; e è probabile che quello sia un segnale noi siamo alla vetta di un ciclo e tempi più difficili sono davanti a noi

LA CRISI DEI MUTUI STATUNITENSI

UNA EFFICACE E CHIARA SPIEGAZIONE DELLA CRISI DEI MUTUI USAM TRATTA DA QUESTO BLOG CHE LINKO

i n questi giorni (ma sarebbe più giusto parlare di ultimi mesi), le borse di tutto il mondo stanno risentendo della crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti. Cosa sono? E perché hanno effetti mondiali?

I mutui subprime sono i mutui "non di prima scelta", concessi a chi non ha garanzie solide circa la capacità di rimborso. Negli Stati Uniti, quello che è avvenuto è che molte volte nel calcolo del reddito ai fini della concessione del mutuo veniva incluso anche il reddito derivante dal previsto aumento di valore dell'immobile ipotecato: però chiaramente il trend di crescita del valore degli immobili non è continuato costante all'infinito: i prezzi troppo alti alla fine infatti hanno iniziato a scoraggiare la domanda. A questa "riduzione del reddito", e delle garanzie, si è unito un aumento progressivo dei tassi di interesse messo in atto dalla Banca Centrale americana, per contenere le spinte inflazionistiche, che ha però anche di conseguenza portato un aumento degli interessi da pagare sui mutui a tasso variabile, e quindi delle rate: un problema per chi magari era già al limite come capacità di pagamento.More...

In queste condizioni,molti possessori di mutui "subprime" si sono trovati in difficoltà che non sono più in grado di pagare le rate, con il risultato che l'immobile che stavano acquistando gli viene sequestrato. E qui scatta un circolo vizioso: infatti, la vendita ad aste giudiziarie degli immobili contribuisce a trascinare giù il valore complessivo degli immobili. Questo perché in un'asta giudiziaria, si cerca di vendere velocemente, e non ad un prezzo elevato o "di mercato", ed è noto che i prezzi sono così molto inferiori a quelli di mercato. Se le aste giudiziarie iniziano ad essere un numero rilevante, succede che se uno vuole vendere un immobile deve ridurre il prezzo che può aspettarsi di incassare, dato che il suo immobile in vendita subisce la concorrenza degli immobili venduti attraverso le aste giudiziarie.

La crisi dei mutui ipotecari subprime è un fenomeno prettamente americano, come sottolineava un paio di giorni fa anche la Bank Of England: negli USA i mutui sono stati concessi molto "allegramente" (a volte senza verifica reale del reddito del richiedente), mentre in Europa il peso dei mutui subprime è abbastanza marginale, anche per le leggi più restrittive. Inoltre, Europa ed Asia possono contare nel periodo attuale di crescita economica, mentre l'economia USA è un po' più "calma".

Potremmo quindi pensare ottimisticamente che il problema dei mutui subprime sia un problema limitato, ed ovviamente speriamo così, anche considerato più che alcuni Stati degli USA hanno annunciato azioni di sostegno per chi è in difficoltà a causa di mutui subprime.

Però, c'è un però. Il settore dei mutui ipotecari negli Stati Uniti è veramente enorme, diverse migliaia di miliardi di dollari, e su di esso si appoggiano una serie di strumenti finanziari, molti dei quali ad effetto "leva" cioè che moltiplicano i guadagni, ma anche le perdite. Solo che con prodotti finanziari "normali" nel peggiore dei casi perdi tutti i tuoi soldi, con prodotti "a leva" puoi perdere molto di più. Un esempio (banale ed impreciso, in realtà, ma rende l'idea). Investo 100$ e compro 10 azioni a 10$, e poi passano a 15$ l'una: ho guadagnato 50$. Se scendono a 5$, ho perso 50$. Se invece i 100$ li investo con un effetto leva, ad esempio, di 10, e con i miei 100$ compro 1.000$ di azioni (in pratica attraverso un prestito), e salgono a 15$, ho guadagnato 500$. Ma se invece di salire, scendono a 5$, perdo 500$ e il mio saldo finale diventa di -400$.

Questi meccanismi di investimento sono spesso utilizzati da alcuni tipi di fondi, ed in particolare gli Hedge Funds, ed alcuni di essi sono andati in crisi e hanno dovuto chiudere. Quando dei fondi del genere chiudono, gli scossoni sui mercati sono piuttosto forti, dato che i valori che sono mossi da fondi di questo tipo sono estremamente significativi, quindi quando vengono liquidate le azioni, obbligazioni e certificati in loro possesso si crea quasi inevitabilmente una discesa del prezzo dei titoli coinvolti, dato che l'offerta aumenta all'improvviso mentre la domanda (chi è interessato a comprare quei titoli) rimane costante.

In ogni caso, nonostante queste ultime giornate "nere", non è ancora il caso di farsi prendere dal panico, soprattutto per la situazione in Europa, ma neppure di essere eccessivamente ottimisti nel brevissimo termine: servono occhi aperti per qualche settimana, in modo da capire meglio cosa faranno i mercati, anche come conseguenza delle azioni di "ammortizzazione" che le varie banche centrali stanno mettendo in atto in questi giorni.

Tasse: Milano, il comune più esoso

E' Milano, tra tutti i Comuni capoluogo d'Italia, ad avere la pressione tributaria locale piu' elevata: 2.082 euro l'anno per abitante. Secondo un'analisi della Cgia di Mestre, ogni milanese versa ai propri enti locali tasse, tributi e addizionali quasi un terzo in piu' rispetto alla media nazionale (1.434 euro). Seguono Venezia (2.068), Aosta (1.967) e Bologna (1.933. In fondo alla classifica Enna (604) preceduta da Agrigento (649), Caltanissetta (656).

FONTE:ANSA

GUZZANTI, PRODI E LA PRIGIONE DI MORO

Le presenta come «verità pazzesche» di quello che è uno dei misteri più fitti della storia d'Italia: il caso Moro. A evocare il fantasma degli anni di piombo è Paolo Guzzanti, senatore di FI e presidente della commissione Mitrokhin che svela retroscena inediti del sequestro dello statista democristiano rapito il 16 marzo 1978 e ucciso dalle Br dopo 55 giorni di prigionia. Guzzanti accusa in particolare Romano Prodi di aver taciuto, pur sapendolo, sul covo nel quale il presidente della Dc fu tenuto segregato. E subito scoppia la polemica.

Tutto nasce dall'intervista che Guzzanti rilascia a «Nessuno Tv», piattaforma Sky, dove il senatore azzurro anticipa alcuni degli elementi della prossima relazione finale della commissione che guida. Racconta Guzzanti: «Aldo Moro fu catturato con una vera e propria operazione di commando, l'unica messa in atto dopo la seconda guerra mondiale. Tutta la scorta fu assassinata ed era presente anche un tiratore scelto straniero che non fu mai preso e del quale non si è mai parlato. Moro è stato poi tenuto nascosto in un luogo, peraltro noto a Romano Prodi». Il riferimento è all'appartamento di via Gradoli, il covo utilizzato dalle Brigate rosse morettiane come quartier generale per la preparazione della strage di via Fani e il rapimento del presidente della Dc.

E' storia che il 2 aprile del '78 Prodi partecipò a una seduta spiritica in una casa di campagna di alcuni amici. Raccontò, quando fu chiamato a testimoniare davanti alla Commissione Moro, che nel corso della seduta il «piattino» utilizzato avrebbe composto la parola Gradoli. La rivelazione fu comunicata agli inquirenti che andarono a cercare Moro nel paese di Gradoli, nel Viterbese. Ma non trovarano nulla.

Alle telecamere di «Contro Adinolfi», trasmissione condotta dal giornalista di Europa Mario Adinolfi, Guzzanti ricorda l'audizione alla Mitrokhin dell'attuale leader dell'Unione: «Quando l'ho interrogato per chiedergli i motivi, in commissione, con me ha farfugliato sputacchiando. Ma poiché nessuno crede agli spiriti, alle sedute spiritiche o ai piattini che girano, sta di fatto che il professor Romano Prodi sapeva che Moro era prigioniero a via Gradoli. Disse Gradoli senza dire via: qualcuno volle capire Gradoli paese. Moro fu messo in un luogo dove gli fu organizzato una sorta di tapis roulant con documenti che entravano ed uscivano. Nel corso della prigionia scomparvero dalla cassaforte del ministro della Difesa, che mi pare fosse Ruffini, tutti i documenti militari top secret della Difesa Nord dell'Italia, che poi ricomparvero dopo la morte di Moro. Tornarono nella cassaforte del ministro della Difesa con le loro gambe. Il capo dei servizi segreti di allora, l'ammiraglio Martini, ebbe su questo punto un alterco violentissimo con il ministro della Difesa».

Conclusione di Guzzanti: «Moro fu ucciso perché non poteva essere lasciato vivo e fu il veicolo di tramite di segreti militari. Il sequestro e l'assassinio di Aldo Moro fu gestito dai servizi segreti dell'Est. Ci sono le carte. Tra due settimane andremo a Budapest perché abbiamo ricevuto documenti scritti dalla Repubblica d'Ungheria in cui è provato che moltissimi brigatisti rossi, tra cui Antonio Savasta, erano semplicemente agenti operativi della Stasi e del Kgb. Ci sono le carte, non le chiacchiere. Se uno va a vedere le direttive del Kgb, su ordine del Pcus, c'era l'indicazione di compiere nei paesi occidentali atti di terrorismo cieco, affinchè venissero scardinati i servizi di sicurezza interni di ogni singola nazione occidentale. C'era il terrorista Carlos, che era titolare di un'agenzia internazionale terroristica, e nelle carte dei paesi dell'est abbiamo trovato la certezza che è stato Carlos a far saltare il treno 904. Anche sulla strage di Bologna bisogna indagare ancora».

Parole che scatenano l'immediata reazione di Prodi che tramite il suo ufficio stampa parla di «gravissime insinuazioni» e annuncia querele contro il senatore azzurro. «Sulla questione legata al nome Gradoli, Prodi ha infatti già esaurientemente risposto in tutte le sedi giudiziarie e parlamentari in cui è stato convocato», è quanto afferma la nota dell'Ufficio stampa del leader dell'Unione. «Tornare sulla questione- prosegue il comunicato - è solo voler strumentalizzare a fini politici una vicenda dolorosa per il Paese, seminando ancora una volta dubbi, insinuazioni e bugie che già in passato sono stati verificati essere privi di qualsiasi fondamento».